Con un comunicato del 24 ottobre, Legambiente Puglia interviene sulla diatriba che ha visto il direttore dell’ARPA, prof. Giorgio Assennato, confutare lo studio dei medici di base dei comuni di Polignano a Mare, Mola di Bari, Monopoli, Rutigliano, Conversano, Turi, Castellaneta e Noci
Conversano – Continua a far discutere la divulgazione, da parte del circolo Abron Legambiente di Conversano, di dati allarmanti circa le percentuali di tumori nel territorio che comprende i comuni di Polignano a Mare, Mola di Bari, Monopoli, Rutigliano, Conversano, Turi, Castellaneta e Noci. Dati emersi da uno studio dei medici di base degli stessi comuni. Dopo la presa di distanza del direttore scientifico dell’ARPA, prof. Giorgio Assennato che ha specificato l’inattendibilità scientifica dei dati stessi, è la stessa Legambiente Puglia a diramare un comunicato nel quale si sottolinea che lo studio non ha mai messo in relazione la presenza della discarica e le percentuali di patologie tumorali nel territorio testato e che Legambiente non ha mai redatto o fatto considerazioni a margine della pubblicazione degli stessi medici di base.
Il comunicato di Legambiente Puglia
In seguito alla pubblicazione dei risultati dello studio epidemiologico condotto da Legambiente Conversano – con la collaborazione di alcuni medici di base del Comune di Conversano – nei Comuni di Polignano a Mare, Mola di Bari, Monopoli, Rutigliano, Conversano, Turi, Castellana e Noci che ha fatto scaturire notizie distorte, il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini – ai fini di una corretta informazione – precisa quanto segue:
«Lo studio prodotto che evidenzia l’alta incidenza di tumori nell’area in cui ricadono i Comuni di Polignano a Mare, Mola di Bari, Monopoli, Rutigliano, Conversano, Turi, Castellaneta e Noci non ha mai messo in correlazione i dati riguardanti le patologie tumorali con la presenza della discarica in contrada Martucci. Si è limitato a divulgare valori estrapolati dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale che suscitano preoccupazione indipendentemente dall’attuale stato di cose nella città di Conversano. Tant’è che non è stata redatta neppure alcuna relazione finale né tantomeno sono state fatte delle considerazioni da parte di Legambiente a margine della pubblicazione».