Impianti fotovoltaici nell’area della discarica: documenti in Procura

Si infittisce il mistero degli impianti fotovoltaici in contrada Martucci. Alle parole dell’assessore regionale Loredana Capone, il Comune di Conversano risponde con una nota che invia, per conoscenza, anche alla Procura della Repubblica. Anche il consigliere comunale Gentile invia alla Procura della Repubblica la sua interrogazione sull’argomento.
Gli impianti fino a 1 MWe presentabili con una semplice DIA (denunicia inizio attività) al centro della questione

 

Conversano – Si apre un’altra grana per il Comune di Conversano. Quella legata agli impianti fotovoltaici installati, negli anni passati, nel sito della discarica di contrada Martucci. Il tutto nasce da alcune dichiarazioni dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone che avrebbe dichiarato, nei giorni scorsi, che il Comune di Conversano non avrebbe vigilato su una vera e propria lottizzazione abusiva riguardante impianti fotovoltaici. Si era anche sparsa la voce che lo stesso comune, per tale inadempimento, sarebbe stato denunciato all’autorità giudiziaria dalla Regione Puglia.
Uno scontro istituzionale. Per la verità più persone hanno cercato di intercettare questa denuncia della regione senza comunque trovarla. Ma le dichiarazioni della Capone hanno indotto il sindaco Lovascio, l’assessore Mancini e il direttore dell’area Urbanistica Lorusso, ad inviare una nota all’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia e alla Procura della Repubblica, per conoscenza. Nella nota i tre cercano di chiarire il comportamento dell’Ente comunale specificando inoltre che “creerebbe oltretutto, grande disappunto un’eventuale denuncia contro questo comune, che ha rivolto grande attenzione al problema delle fonti energetiche rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico”. 
Il Comune di Conversano, quindi, “mette le mani avanti” come si suol dire.
Ma come sono andati realmente i fatti?
Il 3 luglio 2008 la Lombardi Ecologia srl presenta istanza per un impianto fotovoltaico da installare nell’area della discarica Martucci. Il 25 luglio 2008 la Energhenia srl fa altrettanto per un ulteriore impianto sempre nell’area della discarica. Il 25 luglio 2008, stesso giorno, la FAP srl presenta istanza simile. Il 5 agosto 2008 la RO.FI.LO. presenta ulteriore istanza sempre all’interno dell’area della discarica.
Nel giro di un mese, quindi, quattro istanze per quattro impianti simili con una caratteristica comune: tutti riconducibili ai gestori della discarica di proprietà Lombardi. Il tutto viene “certificato” quando il 23 aprile 2010 un’unica società rileva i quattro impianti che mantengono l’autonomia ma conferiscono energia in un’unica “centralina”, stando a quanto si apprende. Appare chiaro che la divisione in quattro impianti e quattro società diverse elude la presentazione di un’istanza unica la cui potenza avrebbe dovuto essere autorizzata con altri strumenti ben più complessi della semplice DIA (dichiarazione di inizio attività) necessaria per i quattro impianti così divisi.
Naturalmente è d’obbligo la domanda: perché il Comune di Conversano non ha ritenuto approfondire e cautelarsi rispetto ad una evidente situazione di “lottizzazione di fatto”? Ancor più se si considera che proprio in quei giorni, il 1 agosto 2008, dalla Regione Puglia, a firma del Dirigente del Settore Industria- Industria Energetica Davide Pellegrino, attuale capo di gabinetto del presidente Vendola, giunge a tutti i comuni una nota in cui esplicitamente si raccomanda di fare attenzione  “…appare pertanto opportuno che le Amministrazioni Comunali pongano la massima cautela nella verifica della esistenza di tali situazioni, che a titolo esemplificativo potrà essere ricavata dalla significativa ricorrenza di elementi sintomatici, quali un unico punto di connessione, l’unicità del proprietario delle aree, la unicità della iniziativa industriale (a sua volta ricavabile dall’unicità dei proponenti, ovvero dei referenti aziendali) e comunque da ogni altra utile circostanza di fatto ricavabile dall’istruttoria”. Il Comune di Conversano, quindi, i primi di agosto 2008 aveva tutte le carte in regola per entrare nel merito delle richieste degli impianti tramite DIA che, come è noto, danno i propri effetti dopo che le amministrazioni non rispondono per 30 giorni dalla data di presentazione.
Disattenzione? Scarsa informazione? Dolo? Nulla è chiaro in questa vicenda che, sicuramente, dovrà essere affrontata dagli organi competenti se è vero che, oltre alla nota inviata per conoscenza in procura, anche il consigliere comunale Gentile ha inviato allo stesso indirizzo, e non per sola conoscenza, la propria interrogazione sull’argomento.
Ma è anche un’altra la domanda che ci si pone: come ha potuto il Comune di Conversano autorizzare un impianto fotovoltaico sul I lotto della discarica Martucci, oggetto di messa in sicurezza e di post gestione. Chi ha certificato la compatibilità tra quel lotto ed un impianto fotovoltaico sovrapposto?
Domande a cui qualcuno dovrà dare delle risposte.

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