In giro per Conversano alla ricerca di epigrafi. Il lavoro di Mario Giannuzzi

Presentato il libro di Mario Giannuzzi che quando gira in città “non vede ma osserva” come ha affermato la presidente dell’Università della Terza Età
Maria Pia Attanasio

 

 

Conversano – Presentato in sala consiliare un lavoro del prof. Mario Giannuzzi sulle epigrafi esistenti nella nostra città. “Un’operazione di politica territoriale”, così ha definito il lavoro di Giannuzzi, la presidente dell’Università della Terza Età Maria Pia Attanasio che ha aggiunto: “è giusto che questo lavoro di Mario Giannuzzi sia stato presentato nella sala consiliare che è la sala della politica perché il suo è un lavoro politico”.
In una sala gremita il prof. Giannuzzi, dopo il saluto dei componenti dell’amministrazione comunale, ha risposto alle domande postegli dalla prof.ssa Marilisa Giannuzzi che lo ha sollecitato a dare risposte sul perché del lavoro sulle epigrafi: “è un lavoro per aiutare tutti ad osservare di più il proprio territorio e quei particolari che in pochi conoscono”, così ha risposto l’autore che ha mostrato un entusiasmo coinvolgente per la sua pubblicazione che comincia con la descrizione di un’epigrafe datata 1289 posta all’interno di quello che era un monastero francescano e attualmente è la sede comunale di piazza XX Settembre. E’ stato in questo passaggio che l’autore ha voluto spiegare del perché quella piazza si chiami Piazza XX Settembre e non più Piazza San Francesco, come lo è stata fino al 1904: “la borghesia liberale volle cambiare il nome della piazza in onore della presa di Roma avvenuta il 20 settembre del 1870. E non tenne conto nemmeno del giudizio del Consiglio Comunale dell’epoca e del sindaco che erano contrari al cambio del nome della piazza”.
Il “viaggio” in città di Mario Giannuzzi si conclude con la descrizione dell’epigrafe che ricorda il passaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel novembre del 2011.
Il libro si intitola “Frammenti di storia di Conversano attraverso le epigrafi” e si trova nelle librerie e nelle edicole della città. Se ne consiglia la lettura.

 

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