Il comitato conversanese rappresentato da Gianfranco Sisto, Riprendiamoci il Futuro, pubblica la foto di una vora o dolina riscontrata dalla Procura della Repubblica.
I dissapori tra i comitati riguardano la partecipazione al tavolo tecnico regionale al quale partecipa solo il comitato molese Chiudiamo la Discarica presieduto da Vittorio Farella
Il fronte ambientalista sulla discarica Martucci si spacca. Da una parte il comitato “Chiudiamo la discarica” di Mola di Bari e dall’altro il comitato conversanese “Riprendiamoci il Futuro” e Legambiente Mola “I Capodieci della Compagnia al Mare”. Il comunicato che segue è a firma di Riprendiamoci il Futuro e I Capodieci e mostra la foto di una vora che, secondo quanto dichiarato dalla Procura, evidenzia “la possibile presenza di rischio di contaminazione delle acque di falda a causa della diretta comunicazione del percolato di discarica attraverso i predetti punti di comunicazione (vore e doline).”
La mancata condivisione di una linea comune dei comitati può essere considerato come un punto di debolezza in questo momento di decisioni importanti della Procura e della Regione Puglia, oltre che dei comuni di Mola di Bari e Conversano. Una divisione culminata nell’atteggiamento delle varie organizzazioni nei confronti del tavolo tecnico regionale a cui partecipa il comitato “Chiudiamo la Discarica” con il suo tecnico, il conversanese prof. Francesco Fanizzi, ma non il comitato Riprendiamoci il Futuro che più volte ha affermato di non condividere quel tavolo. Una divisione che non fa bene alla causa nel momento in cui dal Parlamento arrivano segnali positivi come l’approvazione di un ordine del giorno (https://www.oggiconversano.it/2014/02/01/la-camera-dei-deputati-approva-contrada-martucci-come-la-terra-dei-fuochi/) che equipara La Terra dei Fuochi a contrada Martucci con tutte le conseguenze del caso a partire dalla necessità di screening per i cittadini della zona.
Il testo del Comunicato del comitato Riprendiamoci il Futuro
VORA* IN DISCARICA MARTUCCI
Di fronte a questa ulteriore e clamorosa prova il Comitato Riprendiamoci il Futuro chiede la RESCISSIONE del CONTRATTO tra la REGIONE PUGLIA e la società PROGETTO GESTIONE BACINO Bari 5.
Lo ripetiamo da anni, Contrada Martucci, in agro di Conversano e al confine con il comune di Mola di Bari, non è idonea ad ospitare discariche, perché è caratterizzata dalla presenza di numerose vore, fenomeni carsici tipici del nostro territorio che prendono la forma di profondi imbuti che fanno defluire velocemente nel sottosuolo le acque delle piogge (nonché il percolato dei rifiuti).
Nel provvedimento con cui il GIP Annachiara Mastrorilli il 18.04.2013 ha disposto il sequestro penale delle vasche di servizio/soccorso realizzate con l’impianto complesso di trattamento dei rifiuti in contrada Martucci, è scritto che “in occasione del sopralluogo eseguito il 31.01.2013” la Procura di Bari ha riscontrato “la presenza di vore (…). Quanto riscontrato evidenzia la possibile presenza di rischio di contaminazione delle acque di falda a causa della diretta comunicazione del percolato di discarica attraverso i predetti punti di comunicazione (vore e doline).”
La foto che diffondiamo oggi è la dimostrazione.
La Procura di Bari, nel suo comunicato stampa diffuso il 23.04.2013, in seguito al suddetto sequestro, ha scritto che “riscontri documentali e testimoniali hanno consentito di accertare la strutturale inidoneità morfologica del sito di contrada Martucci.” Infatti, il D. Lgs 36/2003 afferma che le discariche non vanno ubicate “in corrispondenza di doline, inghiottitoi o altre forme di carsismo superficiale” (punto 2.1 dell’allegato 1).
A questo punto, poiché l’evidenza della presenza delle vore in contrada Martucci è sempre stata taciuta da chi ha proposto, realizzato e gestito le discariche, dopo le tante irregolarità che sono emerse anche durante l’incidente probatorio,
CHIEDIAMO
al Presidente della Regione Puglia di mantenere fede alla promessa fatta qualche mese fa: rescindere il contratto con la società Progetto Gestione Bacino Bari Cinque per fermare finalmente il disastro ambientale in atto.
Comitato “Riprendiamoci Il Futuro” e Legambiente Circolo di Mola “I Capodieci dalla Campagna al Mare”
*le VORE sono degli imbuti (nella foto solo la sezione superiore) che continuano in profondità anche per decine di metri in cavità ulteriori fino alla falda acquifera.
Comitato Riprendiamoci il Futuro