In un clima teso, la Norba vince a Latiano

Minacce e intimidazioni all’arrivo. Squadra assediata negli spogliatoi a fine gara e uscita dopo lunghi minuti di assedio. La Federazione deve intervenire e sanzionare

Conversano – Dopo la brutta figura di domenica scorsa contro la Polimnia, la Norba Calcio si è riscattata prontamente vincendo per 1 a 0 la gara che la vedeva impegnata, in trasferta, contro il Latiano.
La cronaca sportiva, ovvero la gara svoltasi sul rettangolo di gioco racconta che i ragazzi di mister Sciannamblo hanno ben amministrato la partita mettendoci quella rabbia agonistica mancata contro il Polignano.
La rete del vantaggio è stata realizzata, siamo al 16° minuto, da Michele Carbonara.
“Ho realizzato una bella rete, un super gol con la palla a girare. Diciamo che è stato un gol alla Maradona!. Sono contento per la vittoria in quanto ci rilancia in classifica e rende meno amaro il ricordo della partita persa in casa contro il Polignano. Con la rete di oggi ho raggiunto la doppia cifra e la cosa mi inorgoglisce!”.
Davide Vittore ci tiene a sottolineare che: “Oggi abbiamo messo in campo quella cattiveria che è mancata contro il Polignano. Il risultato finale è giusto e poteva essere più largo se non avessimo sprecato cinque occasioni da rete. Adesso bisogna andare avanti con la stessa determinazione. La classifica è corta, e ogni domenica sarà una finale, uno spareggio play off!”.
Per il Latiano, penultimo in classifica, la partita giocata contro la Norba Calcio sembrava essere l’ultima di campionato, quella in cui si deve vincere per forza per evitare la retrocessione.
E in questo fantomatico clima sportivo, da ultima spiaggia, i ragazzi di mister Sciannamblo, al loro arrivo presso lo stadio, sono stati accolti dai tifosi-dirigenti del Latiano con inviti-minacce a non fare la partita, a non impegnarsi molto in campo.
Pesanti minacce che hanno costretto il DS Paolo Lovecchio a chiamare le forze dell’ordine del luogo, Carabinieri e Vigili Urbani, giusto per ristabilire la serenità ai giocatori conversanesi.
Le forze dell’ordine si sono presentate, hanno provveduto a ristabilire un accettabile clima di serenità sportiva e invece di restare per presidiare il campo e evitare il rinascere delle minacce, se ne sono andati lasciando così campo libero alla vendetta dei tifosi-dirigenti del Latiano che si sono scagliati, con le parole e le mani, contro il DS Paolo Lovecchio reo, a loro dire, di avere chiamato le forze dell’ordine.
Un comportamento poco sportivo accaduto sugli spalti e continuato poi a fine gara dove, con la squadra della Norba a fare la doccia, tifosi-dirigenti del Latiano cercavano di entrare nello spogliatoio. Giocatori costretti a restare nello spogliatoio per lunghi minuti e usciti solo dopo il “colloquio” che il DS Paolo Lovecchio ha avuto con alcune persone che mostravano avere del buon senso rispetto ai più esagitati degli assedianti.
Grazie al “colloquio” con queste persone ragionevoli è stato possibile far avvicinare allo stadio il pullman (fatto allontanare per evitare danni materiali!) che doveva riportare la squadra a Conversano.
Ciò che è accaduto a Latiano è vergognoso. Intimidire i giocatori al loro arrivo è poco nobile per chi si fregia essere un Dirigente Sportivo.
Si dirà adesso che a queste latitudini del calcio dilettantistico, popolato da persone non animate dai valori quali rispetto e lealtà sportiva, simili comportamenti sono stati da sempre all’ordine del giorno.
Lo sputo, lo schiaffo, l’invettiva lanciato contro la mamma, la moglie e i defunti, fanno parte del bagaglio “culturale” di questi pseudo Dirigenti.
Si commetterebbe un grave errore a non indignarsi, a non denunciare simili comportamenti, a non protestare nelle sedi della Federazione Gioco Calcio.
È grazie all’assuefazione, all’indifferenza, che simili comportamenti si perpetuano nel tempo facendo così svilire, e fare venire meno, la voglia di continuare a impegnarsi nell’impresa sportiva.
La Federazione Gioco Calcio, opportunamente informata, deve intervenire energicamente nei confronti di quei Dirigenti che attuano e favoriscono simili atteggiamenti anti sportivi comminando le sanzioni previste in questi casi.

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