Ultimo appuntamento ieri 28 marzo per la serie di interviste Incontri nel foyer di Niky D’Attoma che ha intervistato il giovane conversanese Vito Di Leo, autore del musical All’ombra del Conte, spettacolo che ha chiuso la stagione di prosa 2013-14 del Teatro Norba
Conversano – Storia e produzione conversanesi: un duetto tutto locale per il debutto del musical All’ombra del Conte, ieri sera sul palco del Teatro Norba. Alla sua prima esperienza come autore e produttore, Vito Di Leo, insieme ad Antonio Torella, che ha curato le musiche, e Maurizio Semeraro, co-autore dei testi, ci ha parlato con entusiasmo di questo suo lavoro che racconta la vita del famoso Guercio delle Puglie. Un’opera inedita e coraggiosa che mette in scena un periodo storico del 1600, quindi piuttosto impegnativo per un musical, romanzato e riadattato grazie all’utilizzo di tecniche decisamente moderne.
Avvincente ed originale questo musical storico vede impegnato un cast numeroso e molto ben assortito, in cui spicca la presenza di pugliesi, dimostrando così non solo il desiderio di far emergere l’abilità delle eccellenze locali ma anche la voglia di portare la nostra storia e le nostre competenze al di fuori della Puglia. “Giangirolamo e la sua vita sono solo un pretesto per raccontare una storia” – afferma Vito Di Leo – “ma questo è uno spettacolo che funziona perché la storia è bella, e romanzata in un certo modo funziona bene e non diventa più regionale. Le musiche sono belle, i testi scorrevoli, le liriche emozionanti. Per questo speriamo di poterla portare fuori, perche è una storia che funziona davvero”.
Egualmente entusiasta di questo lavoro, il co-autore Maurizio Semeraro aggiunge: “Il linguaggio del musical, che vede protagonisti canto, danza e recitazione, lo rende un prodotto godibilissimo alla vista e all’ascolto. Lo spettatore si può immedesimare e coinvolgere nella storia, dove la musica è il vero biglietto da visita, descrittiva e coinvolgente, direi drammaturgica perché capace di sottolineare i passaggi emotivi dei vari caratteri”.
Inoltre, cast ed autori ci hanno tenuto a sottolineare quanto importante sia valorizzare storia e prodotti locali, piuttosto che investire in prodotti esteri. “Abbiamo tanto da raccontare”- ha continuato Maurizio Semeraro – “è un peccato ridurre il nostro talento a importare prodotti esteri. È un progetto italiano, e in Italia abbiamo tanti artisti che sanno allestire, musicare, recitare, siamo bravissimi in questo. Soprattutto, non dobbiamo dimenticare. Invece, siamo un popolo che purtroppo dimentica, e un popolo che non ha memoria non ha futuro”.
Un progetto che va, quindi, sostenuto e promosso, in un periodo storico, tra l’altro, che vede il teatro andare avanti a fatica. A questo proposito, con piacere e gratitudine gli autori hanno parlato del sostegno ricevuto dal Teatro Norba, dal Comune di Conversano, dal Teatro Pubblico Pugliese e dalle aziende locali, tra cui spicca la International Sound che ha prodotto l’innovativo e gigante schermo utilizzato in scena, dando così vita ad una fusione interessante tra storia e tecnologia per uno spettacolo che ricerca proprio un linguaggio nuovo. E sempre in merito al sostegno delle realtà locali Vito Di Leo ha aggiunto: “Io ringrazio le aziende conversanesi che ci sostengono e ci amano. E ci tengo a dire che non è vero che non aiutano. Magari non ti danno i soldi, ma ti danno una mano fisica aderendo al progetto, e semplicemente chiedendoti ‘cosa ti serve?… OK, facciamolo’, dimostrandoti così di voler partecipare e fare partnership, che per me è la cosa più bella del mondo”.