Il movimento politico conversanese interviene sullo sforamento del Patto di Stabilità
L’amministrazione Lovascio non sa fare i conti
Qualcuno ricorderà come l’anno scorso questo movimento politico, insieme alle altre forze di minoranza presenti in consiglio comunale, in sede di approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2013 disse con forza che quel bilancio era “ farlocco”.
Era quello un giudizio politico ma soprattutto tecnico , confermato in maniera autorevole dal collegio dei revisori dei conti che, per la prima volta nella storia del Comune di Conversano, avevano espresso parere non favorevole sul medesimo bilancio.
In particolare il movimento Conversano Città Aperta aveva contestato la congruità di alcune poste in entrata del bilancio, come, per esempio,la somma che l’amministrazione comunale sosteneva di dover ricevere dallo Stato a titolo di mancato introito dell’IMU, ma che non è mai arrivata.
L’amministrazione Lovascio lo scorso anno pur avvertita dai revisori e dalle opposizioni che quella entrata non era reale l’ha voluta inserire comunque nel bilancio, evidentemente per pareggiare alcune uscite, come le famose spese per manifestazioni ed eventi a cui Lovascio tiene particolarmente.
La conseguenza? Il Comune di Conversano per il 2013 non ha rispettato il cosiddetto patto di stabilità, vale a dire un tetto che ogni anno viene fissato dallo Stato centrale a tutte le amministrazioni pubbliche in materia di pagamenti, che le stesse amministrazioni pubbliche debbono fare nel corso dell’anno solare.
Il principio di prudenza che sempre dovrebbe guidare gli amministratori pubblici nel predisporre il bilancio sembra del tutto sconosciuto a questa giunta.Lo sforamento del patto di stabilità provocherà conseguenze negative per il nostro comune, almeno per l’anno 2014, come la riduzione dei trasferimenti finanziari da parte dello Stato, l’impossibilità di assumere nuovo personale, neanche in sostituzione di chi è andato in pensione.
Per cui ad esempio l’ufficio relazioni con il pubblico che vedrà presto l’unica impiegata addetta andare in pensione, a breve rischia di rimanere chiuso, poiché non è possibile affidare lo stesso ufficio all’esterno tramite un appalto di servizi.
Il movimento politico Conversano Città aperta denuncia con forza alla città questa ennesima prova di mala amministrazione e sciatteria da parte dell’amministrazione Lovascio che dal momento del suo insediamento non ha fatto altro che curare gli interessi particolari e non quelli di una Città che anche a causa della crisi economica e della recrudescenza della criminalità è sempre più abbandonata a se stessa.
Il Movimento Conversano Città Aperta