Babbo e Giannuzzi esordio con medaglia alla Coppa Puglia di Judo

Esordio vincente quello del 1 maggio per i ragazzi della Judo Norba Academy, che hanno portato a casa con orgoglio ben 8 medaglie per la qualificazione regionale di cui 4 ori, 1 argento e 3 bronzi. Siamo curiosi adesso di ascoltare le sensazioni post gara e a parlarne saranno due dei dieci atleti esordienti in un’intervista doppia. Nello specifico, il più grande per età ed esperienza, Andrea Babbo, classe ‘78 (3° posto cat. Senior -81Kg da cintura gialla a blu) e il più giovane Francesco Giannuzzi, classe ‘98 (1° posto cat. Cadetti – 66 kg da cintura gialla a verde)

Cosa vi ha spinto a fare judo?
Andrea: “Semplicemente la voglia di mettermi sempre in gioco”
Francesco: “Mia madre mi ha spinto a fare judo, io non ero convinto, ma dopo la prima lezione ho subito amato questo sport”
Da quanto tempo lo praticate?
A: “Io ho cominciato per la prima volta quindici anni fa e l’ho fatto per due anni, adesso ho ripreso da un anno e mezzo”
F: “Da sette mesi”
Cos’è per voi lo judo?
A: “Rispetto, umiltà e sport con la s maiuscola”
F: “Rispetto, amici, sudore”
Cosa vi piace di questo sport?
A: “Il rispetto dopo il combattimento con il saluto finale”
F: “La voglia di salire sul tatami anche dopo esserti fatto male o durante un periodo negativo, anche se non rendiamo al massimo siamo sempre contenti di salirci”
Come vi siete preparati per questa gara?
A: “È stata una preparazione lunga, fatta di tanti sacrifici, anche di dieta per scendere di peso, però per questo sport ne vale sempre la pena”
F: “Stessa cosa per me e in più è stata un’occasione per avvicinarmi sempre di più alla squadra soprattutto con chi doveva parteciparvi perché gli allenamenti erano sempre più ristretti tra di noi. Per la prima volta mi sono sentito, se me lo posso permettere, un vero atleta”
Francesco, per te è stata la prima gara in assoluto, quali erano le tue aspettative prima?
“Non ero né sicuro di vincere né sicuro di perdere. Sono salito sul tatami con il sorriso a prescindere dall’esito”
Cosa hai provato appena sei salito sul tatami e con l’avversario di fronte?
“Mi sono sentito inizialmente un po’ spaesato perché era la prima volta, ma dopo poco ho guardato il mio allenatore Pierluigi, ho fatto un respiro e sono partito”
Andrea, invece tu sei cintura arancione e questa non è la tua prima esperienza. Quando hai fatto la tua prima gara?
“L’ho fatta quindici anni fa”
Com’è stato riprendere con la squadra della tua città?
“Ho cominciato quindici anni fa per seguire Pierluigi che, oltre ad essere un grandissimo maestro, è un mio grandissimo amico e ho dovuto lasciare perché lui aveva lasciato, quindi non appena c’è stata l’occasione di riprendere questo sport insieme a lui l’ho seguito ad occhi chiusi”
Quali erano le tue aspettative pre-gara?
“Sicuramente positive perché avrei potuto riassaporare il tatami. L’unica sconfitta è quando non fai qualcosa”
Passato questo step quali sono i prossimi obiettivi?
A: “Migliorare, crescere sempre di più e per quanto mi riguarda, essendo il più grande, essere d’esempio a chi è più piccolo suggerendo di non sentirsi mai arrivati perché c’è sempre qualcosa da imparare, sia in una vittoria che in una sconfitta”
F: “Qualunque gara sia avere sempre voglia di imparare”
E infine, cosa vorreste dire all’altro?
A: “Proprio perché hai cominciato a quest’età credo che questo sport ti potrà dare grandi soddisfazioni, sempre però rimanendo con i piedi per terra. O vinci o perdi devi avere sempre la stessa voglia e la stessa forza di proseguire!”
F: “Spero che questa esperienza duri il più possibile con te e con tutta la squadra. Questo sport ci rende felici e ci rende persone migliori!”

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