Conversanesi delusi per la processione di San Rocco e per la sfilata storica

Processione sfilacciata con cavalli avanti e statua del Santo nelle retrovie. Sfilata storica al di sotto delle attese, pochi figuranti rispetto alle passate edizioni.

Conversano – Come ogni anno la processione di San Rocco, e il corteo storico, ha riempito le strade e le piazze della nostra città.
Una folla straripante, di devoti e non, ha assistito alla celebrazione religiosa e alla sfilata delle comparse in costume d’epoca che ha suscitato molta delusione e insoddisfazione.
A molti conversanesi non è piaciuta l’organizzazione della processione. L’obiezione che si muoveva era che c’era una distanza eccessiva tra i cavalli e la statua di San Rocco che “arrancava” nelle retrovie. Uno scollamento resosi evidente allorquando la statua era ferma in piazza della Resistenza con i cavalli già giunti in Piazza Carmine!.
Di fronte a questa situazione – con i fedeli, dispiegati lungo Via Matteotti, che si chiedevano dove fosse il Santo – così evidente anche agli occhi del comitato feste, è parsa comica agli spettatori vedere ritornare indietro i cavalli da piazza Carmine in Via Matteotti giusto per ristabilire le distanze minime tra i quadrupedi e il Santo.
Una situazione imbarazzante, di evidente disordine organizzativo, che inevitabilmente ha creato tensione nei componenti del comitato feste. Nervosismi, imprecazioni sotto lingua, appunti e giudizi negativi mossi verso l’organizzatore della festa: la processione si è trasformata in una vera e propria “Via Crucis”.
Ma obiezioni sono state levate anche nei confronti del corteo storico.
A molti la sfilata storica, pur apprezzando l’impegno profuso dagli organizzatori, è parsa più povera di comparse. Molti hanno fatto i paragoni con le passate edizioni in cui era più nutrita la sfilata in costume, di qui il giudizio poco più che sufficiente.
Nell’insieme, al netto delle numerose presenze registrate in città, a sentire i giudizi dei conversanesi, processione in onore di San Rocco e sfilata in costume non hanno ricevuto il massimo dei consensi.
Un giudizio, una critica, che non deve amareggiare gli organizzatori ma che deve essere vissuto come stimolo a far meglio il prossimo anno.

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