“Avete assoggettato il Consiglio Comunale ad un’impresa”. La tassa sui rifiuti passa tra attacchi dell’opposizione e mal di pancia della maggioranza

La decisione della maggioranza del Consiglio Comunale dopo una maratona che si è protratta fino a notte. Il presidente del Consiglio D’Ambruoso si dissocia dalla maggioranza e si astiene

Conversano – La TARI, la tassa sui rifiuti, è stata approvata così come proponeva la giunta guidata dal sindaco Lovascio. I cittadini di Conversano copriranno il 100% del costo del servizio pur in assenza della raccolta differenziata porta a porta come, invece,  previsto dal contratto. E’ stato questo il motivo di un lungo batti e ribatti tra i banchi dell’opposizione e il sindaco. I consiglieri Bientinesi, Magistà, Rotunno, Damiani, Gentile e D’Alessandro avevano proposto un emendamento per far si che i cittadini pagassero solo il servizio effettivamente erogato e avevano richiesto un calcolo effettivo del costo effettivo del servizio. Dai loro interventi era partito un preciso avviso: “i cittadini devono pagare solo per il servizio ottenuto e non per quanto previsto dal contratto e non erogato. Se voi del governo della città non siete riusciti a contestare all’impresa le inadempienze, questo non può ricadere sull’organizzazione economica delle famiglie conversanesi. Per cui vi chiediamo di rifare i calcoli e di decurtare dal costo i servizi non erogati. In caso contrario vi renderete responsabili di una tassa iniqua. Siete degli irresponsabili”.
Lovascio e alcuni consiglieri della maggioranza, coadiuvati dall’assessore al Bilancio Caliò sempre più nella veste di un freddo ragioniere al quale poco importa della situazione economica dei cittadini e della situazione difficile della città, hanno cercato di giustificare il proprio comportamento ma nulla sono riusciti a dire sul perchè il cittadino sarà costretto a pagare un servizio non erogato.
La novità della serata è stata di natura politica. Il gruppo Conversano nel Cuore (Locorotondo e Scazzetta) ha presentato un emendamento speculare a quello delle opposizioni chiedendo all’assessore Masi (appartenente allo stesso gruppo politico) di riconsiderare l’ammontare del servizio rifiuti ai fini del pagamento della TARI in considerazione dei servizi non erogati. E’ emerso ancora una volta lo scollamento del gruppo e della maggioranza che si è trovata di fronte ad una novità che l’ha messa in grave difficoltà. Da un lato le opposizioni che non hanno fatto sconti di nessun genere contestando le inadempienze nel rapporto tra l’amministrazione e l’impresa che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e dall’altro un gruppo di maggioranza che sosteneva le stesse tesi delle opposizioni riversando le responsabilità sul sindaco e sul proprio assessore di riferimento che, nel momento decisivo del Consiglio Comunale ha deciso platealmente di abbandonare l’aula con un certo fastidio.
Intanto l’emendamento dei consiglieri Scazzetta e Locorotondo è stato messo ai voti e approvato all’unanimità. Una votazione che ha visto protagonista la segretaria comunale e il presidente del Consiglio che, di fatto, hanno consentito di ripetere una votazione che in un primo momento aveva visto una maggioranza di nove consiglieri (Scazzetta, Locorotondo, D’Ambruoso, Damiani, Rotunno, Bientinesi, Gentile, Magistà e D’Alessandro) prevalere sugli altri consiglieri che, vistisi in minoranza hanno cercato e ottenuto una nuova votazione. Uno strappo al regolamento evidente che, nonostante le proteste vibrate dei banchi dell’opposizione, ha sortito l’effetto di un cambio radicale degli esiti della votazione. Anzichè un’approvazione dell’emendamento per 9 a 7, l’emendamento ha ricevuto i voti di tutti i consiglieri. Quelli delle opposizioni si sono riservati di segnalare al Prefetto la conduzione del Consiglio Comunale da parte della segretaria dott.ssa Capozzi.
Tra continue interruzioni e richieste di documenti, si è arrivati al voto finale che ha visto il prevalere della maggioranza che ha approvato l’aliquota TARI così come aveva proposto la giunta, senza considerare i servizi non erogati dalla Lombardi Ecologia.
A votare a favore anche il gruppo Conversano nel Cuore che, dopo aver attaccato frontalmente il proprio assessore Masi, si è accontentato di promesse per il futuro fatte dal sindaco Lovascio. Sulla votazione finale è arrivato il voto di astensione del presidente del Consiglio Comunale D’Ambruoso sempre più insofferente verso la maggioranza di cui fa parte.
Una votazione fatta in assenza dell’assessore Masi in aula. Fatto oggetto di attacchi dal suo stesso gruppo e da ambienti della maggioranza che avrebbero deciso di costringerlo alle dimissioni. Per risistemare caselle ed equilibri.

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1 Comment

  1. Cari consiglieri girate il paese e rendetevi conto cosa e e cosa serve x conversano poi siete pregati di dire alla Lombardi ke prima di togliere i bidoni fate partire la differenziata xke non e in 1 giorno ke si fa tutto il paese pardon la città e piena di persone anziane e gente ke non ha compito ancora nientee dico niente x non eessere volgare… Per ora… Allora potete dire questo alla lombardinquinescion