Alcuni cittadini su facebook e sindacati e associazioni si stanno preparando ad una manifestazione
Conversano – L’arrivo degli avvisi di pagamento per la TARI (tassa sui rifiuti), come era ampiamente previsto, sta scuotendo i conversanesi a causa degli aumenti netti di cui si stanno rendendo conto in riferimento a quanto pagato l’anno passato. Il tutto, anche questo ampiamente previsto, condito dalla rabbia per un servizio non erogato per intero dall’impresa che lo gestisce.
Che sarebbe stata una stangata lo si era capito già in sede di definizione della tassa in Consiglio Comunale. E lo scontro tra le opposizioni e l’amministrazione comunale era stato molto duro. Le opposizioni proponevano una riduzione della TARI proprio per tener conto del servizio non erogato come da capitolato ma l’amministrazione comunale, che nel frattempo non aveva ritenuto di dover contestare nulla alla Lombardi Ecologia, ha tirato dritto fino a comprendere un pagamento riferito ad un servizio come se fosse ugualmente erogato.
Da qualche giorno i sindacati, i consiglieri comunali e gli uffici comunali sono stati presi d’assalto dai cittadini che non giustificano tali aumenti in un momento drammatico per la gestione dei propri nuclei familiari.
E spunta l’ipotesi di una manifestazione di piazza oltre che di una class action promossa dai sindacati e dalle associazioni di categoria che si stanno riunendo in queste ore.
Il sindaco Lovascio ha capito la difficoltà del momento e sta cercando di rilanciare sulle agevolazioni previste per alcuni ma è la massa dei cittadini a non condividere gli aumenti definiti da alcuni “abnormi”. Su facebook è nato in pochissimi minuti un gruppo “La Conversano dei tartassati…la cittadinanza dice basta” che sta verificando le disponibilità a scendere in piazza mentre sindacati e categorie stanno mettendo a punto una strategia che possa concretamente sollevare i cittadini non già nel non pagare la tassa ma di pagarla per quanto dovuto.
Le opposizioni, intanto, hanno dichiarato che saranno accanto ai cittadini e alle organizzazioni. Si registra anche qualche ripensamento e malumore all’interno della maggioranza che comincia ad avvertire il peso delle responsabilità per le scelte fatte in sede di decisione in Consiglio Comunale.