Diverse sono le segnalazioni che ci giungono in merito alla questione degli escrementi dei cani che non vengono raccolti con gli appositi sacchetti. Ne raccogliamo una, di segnalazione
Conversano – Tante multe, altro che una, ci vorrebbero per quei padroni poco educati che al mattino, mentre esaminano assonnati e curiosi il cellulare, portano a spasso i loro fedeli compagni nell’ora del bisogno quotidiano senza il sacchetto raccogli-escrementi.
Ore 7,30. Ogni mattina la stessa sfilata poco glamour in via Machiavelli. Almeno due sono i volti ormai noti che frequentano sistematicamente il ciglio di un terreno più o meno incolto che, secondo qualcuno, ben si presta ad accogliere e raccogliere, naturalmente, le deiezioni degli innocenti compagni. Peccato che lì ci siano delle abitazioni, delle attività commerciali ed un campetto frequentato da bambini e ragazzi. Feci, che non è un passato remoto, ma un sostantivo molto presente e fin troppo sostanzioso: portatrici di batteri ed infezioni, altro che fortuna.
Tralasciando per un momento la questione del randagismo, che è pure molto importante e dibattuta, il problema che qui si pone è l’educazione del singolo cittadino. Che senso ha parlare di civiltà, senso civico e smaltimento dei rifiuti se tanti conversanesi portano in giro i loro cani lasciandone in giro gli escrementi? Ma tanto mica li lasciano evacuare sotto casa loro, i poveri inconsapevoli compagni, che se ne avessero le capacità sarebbero certamente più educati dei loro padroni. Li portano ad imbrattare gli altrui marciapiedi e a concimare gli altrui terreni, visto che l’erba del vicino è sempre più verde ed attraente. Dove pensiamo di andare senza autocritica e senza un nostro personale senso del rispetto nei confronti delle normative ma soprattutto della comunità? Prima di criticare le mancanze di varia natura, delle altre persone, degli uffici, delle infrastrutture etc. etc., sarebbe bene guardare alle proprie azioni. Purtroppo, però, dove non arriva l’azione civile personale, deve intervenire l’autorità. Dov’è l’autorità? Aspettiamo impazienti e spazientiti di vedere un ligio e rigoroso vigile urbano pronunciare: “Favorisca il sacchetto, prego”.