Continua il braccio di ferro tra le opposizioni e l’amministrazione comunale sulla gestione del servizio rifiuti e sulla TARI
Conversano – Con una nota i consiglieri comunali dell’opposizione (Bientinesi, Damiani, D’Alessandro, Gentile, Magistà, Rotunno) tornano prepotentemente sulla questione della TARI e sul servizio di raccolta dei rifiuti. Lo fanno alla vigilia di un Consiglio Comunale convocato per giovedì 8 gennaio 2015, con inizio alle 15.00, dove gli stessi consiglieri hanno presentato proposta di modifica del regolamento per la TARI e una mozione per la quantificazione del servizio non erogato dalla Lombardi Ecologia. C’è da segnalare che nei giorni passati la giunta Lovascio ha conferito l’incarico all’avv. Chiusolo di costituzione di parte civile del Comune di Conversano nel processo a carico di undici indagati per le vicende riguardanti i sequestri di contrada Martucci; ha inoltre conferito incarico all’avv. Ingravalle per l’avvio delle procedure di rescissione del contratto con la Lombardi Ecologia. Ciò che potrebbe sembrare un cambio di strategia della giunta nei confronti della stessa impresa, a parere dei consiglieri di opposizione invece è il frutto di una strategia che tende a far uscire dall’angolo il sindaco provato dalle proteste dei cittadini dei mesi passati. Sta di fatto che le ultime vicende comunali allontanano sempre di più la capacità di recuperare le somme del ristoro ambientale coperte da una fideiussione non a norma secondo quanto stabilito dalla stessa Banca d’Italia. E sono sempre più ricorrenti le voci di una imminente svolta per il destino della Lombardi Ecologia sempre più in difficoltà nel pagamento dei propri dipendenti a cui, ancora una volta, è stato il Comune di Conversano ad assicurare lo stipendio di novembre 2014 e la tredicesima. Con la spada di Damocle di Equitalia che ha inviato al Comune di Conversano un atto di pignoramento dei crediti verso terzi riguardante la Lombardi Ecologia per un ammontare di poco più di 10 milioni di euro.
La domanda più ricorrente in questi giorni è quanto il Comune di Conversano sia corresponsabile di un percorso che l’impresa starebbe facendo per uscirne senza alcun problema da questo ginepraio.
Il testo della nota dei consiglieri di opposizione
Pagare una tassa, la TARI, per un servizio non effettuato come dalle regole pattuite tra il Comune di Conversano e l’impresa vincitrice del contratto, è un affronto oltre che economico, a danno dei cittadini anche morale. Se il sindaco di Conversano ha inteso girare le spalle alla propria comunità per offrire scialuppe di salvataggio alla Lombardi Ecologia che da tempo mostra i segni di non poter più sostenere la parola data attraverso la firma di un contratto, ciò vuol dire che lo stesso sindaco non è più nel pieno dei suoi poteri ma deve solo obbedire ad ordini che gli giungono da sedi extra istituzionali dovendo, evidentemente, ottemperare e saldare “debiti politici” con chi gli ha consentito, con metodi assai discutibili, di prevalere nel 2013.
Non si spiegano altrimenti i provvedimenti adottati da Lovascio e la sua giunta. In primis, ciò che più salta agli occhi, la possibilità data dal primo cittadino a poche imprese, non tutte, di pagare meno questa tassa rispetto allo scorso anno. E così ci si è accorti che mentre ai cittadini venivano applicate tariffe impossibili, alcune imprese legate da strettissima parentela con assessori in carica, è il caso dell’assessore al Bilancio dott. Caliò, venivano graziate fino a pagare ben 9.000,00 euro in meno rispetto al 2013.
La verifica fatta in pieno consiglio comunale dei primi di dicembre scorso e che ha portato ad evidenziare come a fronte delle proteste dei cittadini per il servizio e per la tassa iniqua si è risposto da parte dell’amministrazione con la certificazione del regolare espletamento del servizio stesso, sono la riprova che l’amministrazione Lovascio ha cambiato radicalmente verso: si è schierata contro i cittadini. Senza se e senza ma.
In questi giorni stanno fioccando richieste e pignoramenti presso il Comune di Conversano a danno della Lombardi Ecologia. Equitalia ne è la protagonista accanto all’amministrazione comunale e ad una piccola parte dell’apparato burocratico che, al momento della firma del contratto per il servizio di raccolta e gestione rifiuti, avrebbe dovuto acquisire la regolarità fiscale presso la Agenzia delle Entrate ed eventualmente anche presso la stessa Equitalia. Come la legge imponeva e come noi stessi consiglieri dell’opposizione avevamo più volte sollecitato a fare.
Qualsiasi altro cittadino si fosse trovato nella situazione in cui oggi si ritrova la Lombardi Ecologia, sarebbe stato vessato dalla pubblica amministrazione. Se un cittadino è obbligato a presentare una certificazione per dire all’amministrazione di essere ultrasessantacinquenne e usufruire delle riduzioni della TARI, alla Lombardi Ecologia nessuno della stessa amministrazione ha chiesto lumi sulla capacità di solvenza delle fideiussioni presentate per la transazione firmata per la riscossione da parte del Comune del ristoro ambientale. Ed oggi ci troviamo nella situazione accertata formalmente che quella transazione, coperta da una fideiussione al momento della firma, non vale più. Nel senso che la società finanziaria che aveva garantito non ha le stimmate della trasparenza come certificato dalla Banca d’Italia. Per semplificare ancora di più, quelle somme non sono più esigibili attraverso fideiussione e con la Lombardi Ecologia che non riesce più a pagare nemmeno gli operai, quelle somme ce le possiamo scordare come comunità conversanese.
Se si potesse definire la situazione creata e sostenuta dal sindaco e dalla sua giunta, potremmo farlo con la parola “disastro”. Una gestione disastrosa dalla quale lo stesso sindaco vorrebbe far credere di voler reagire. Con un incarico legale dato per l’avvio delle procedure di rescissione del contratto con la Lombardi Ecologia. Un paradosso nel paradosso. L’amministrazione non ha ottemperato per mesi alla nomina del direttore dell’esecuzione del contratto, come previsto per legge. E vorrebbe arrivare alla rescissione del contratto con un legale? E perché non ha contestato puntualmente il mancato servizio quando noi delle opposizioni e tanti cittadini glielo abbiamo insistentemente richiesto?
A noi anche questa fase dà di “imbroglio”. Non esitiamo a ritenerlo tale e lo denunciamo da tempo sia in sedi politiche che in altre sedi. Noi a questi imbrogli alle spalle dei cittadini non ci stiamo. Continueremo a denunciare questa fase oscura e triste della vita pubblica conversanese, consapevoli che amministrare è difficile ma se lo si fa con l’arroganza e il senso dell’impunità del sindaco e della sua giunta, non ci resta che denunciare tutto e fino in fondo ad organismi di controllo contabile, civile e penale.
E facciamo appello alla città oltre che ai consiglieri comunali di maggioranza più volte costretti al silenzio da motivi di appartenenza e che sarebbe bene cominciassero a mostrare qualche segno di esistenza in “vita politica”.
La nostra città anche nei suoi momenti più bui ha trovato nella società civile e nei corpi intermedi come partiti associazioni e sindacati, la capacità di reagire.
Denunciamo, senza tentennamenti, di sentirci all’interno di un’amministrazione che ha le mani legate e sentiamo ormai sempre più forti presenze inopportune e poco chiare al fianco di questa amministrazione comunale. E ciò non è sopportabile.
Conversano 2 gennaio 2015
I Consiglieri Comunali
Flavio Bientinesi, Vito Damiani, Vincenzo D’Alessandro, Pasquale Gentile, Ciccio Magistà, Gian Luigi Rotunno