Pallamano: la federazione del Qatar “si compra” tifosi di altre nazioni. L’inchiesta del nostro direttore Antonio Galizia su La Gazzetta dello Sport

Su La Gazzetta dello Sport  il nostro direttore con Mario Salvini denuncia le assurdità della federazione del paese ospitante

Conversano – Porta la firma di un giornalista di Conversano, Antonio Galizia (nostro direttore), e di un suo collega emiliano, Mario Salvini, l’inchiesta più cliccata e seguita del momento nel mondo dello sport. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport e sul sito di Gazzetta.it, il nostro direttore responsabile nonché firma della rosea per la pallamano (tra campionati seguiti di recente, le Olimpiadi di Londra 2012 e  gli Europei maschili di Danimarca 2014) e la pallavolo (ha seguito i recenti Mondiali femminili in Italia, la Supercoppa Italiana maschile e segue la Superlega e la serie A2) ha portato alla luce una vicenda incredibile. Riguarda il mondiale da mille e una notte in corso di svolgimento a Doha in Qatar, dove la federazione locale approfittando di alcune crepe nel regolamento Ihf (Internationa Handball Federation), è riuscita a comprarsi alcuni tra i migliori giocatori del pianeta per tentare di portare per la prima volta fuori dall’Europa il Mondiale maschile. Non solo: per sostenere questa nazionale, i ricchissimi sceicchi hanno assunto dei “cuori in affitto”, cioè tifosi che in cambio di un ingaggio sostengono la nazionale di questo emirato. Clamoroso quanto è accaduto ieri: in Qatar-Spagna, 60 tifosi giunti da Cuenca e Valencia tifavano contro la loro nazionale campione del mondo. Dai primi dati dell’inchiesta è emerso, per esempio, che la federazione del Qatar paga 107 euro al giorno per il soggiorno in albergo, ha pagato loro le spese di viaggio, non è ancora nota la ricca “diaria” ma è certo che per la fase finale arriveranno anche “cuori in affitto” dalla Germania. “E’ una vicenda incredibile – commenta Antonio Galizia – che dimostra come, a colpi di petrodollari, si stia tentando di ribaltare i reali  valori del campo e, in questo caso, della tradizione sportiva che dal 1938, anno del primo Mondiale di Berlino, vede sempre una nazionale europea sul gradino più alto.”
L’inchiesta è stata ripresa dai media e dai siti di tutto il mondo, compresi quelli arabi. Martedì scorso Antonio ha raccontato la vicenda in diretta su Rai Radio 1 e ieri in un collegamento su TF1, la televisione francese che segue le imprese della sua formidabile nazionale. Questo è uno degli argomenti al centro dell’attenzione del prossimo Congresso Ihf in programma a Doha il 31 gennaio, alla vigilia della finale.

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