Legno, marmo, argilla e non solo, quanti sono gli elementi naturali che possono essere scolpiti. Adesso però anche frutta e verdura possono trasformarsi in vere e proprie opere d’arte, sculture uniche nate dalle mani attente e sapienti di Rosy Campione, maestra di intaglio thailandese, conversanese che vive a Milano e che in questa intervista ci racconta la sua passione diventata mestiere. Rosy ha iniziato anche a collaborare con la World Gluten Free Chef Academy guidata da uno dei più importanti e affermati pasticceri d’ Europa, il Pastry Chef Francesco Favorito.
Rosy sarà a Bari dal 29 marzo al 6 aprile per organizzare dei corsi individuali e/o di gruppo scegliendo tra due opzioni: mini corso della durata di 8 ore dalle 10 alle 18 (realizzazione di piccole sculture su frutta e verdura) -Corso completo della durata di 18 ore ,dalle 9 alle 19,due giorni full immersion. Per informazioni chiamare 3429778768 e-mail rcampione2004@gmail.com
Scultura e creazione di opere d’arte su frutta e verdura…sembra una cosa nuova ma in realtà si tratta di un’arte antica. Come è nata in te questa passione che poi è diventata il tuo “mestiere”
“Innanzitutto grazie per questa intervista, per me è sempre un immenso piacere parlare di questa meravigliosa arte. Si come hai detto tu, l’arte dell’intaglio thailandese ha origini antiche L’arte dell’intaglio di frutta e verdura è considerata uno dei dieci più antichi mestieri in Thailandia. Per molti anni questa arte veniva praticata solo nella corte del re grazie alle mani abili della sua consorte che in onore della festa Loykratong creò un trionfo di frutta e verdure dando vita a sagome di animali e fiori. Poi nel 1939 questa materia fu introdotta nelle scuole, giungendo successivamente anche nella nostra Italia.
In me è nata questa passione circa tre anni fa, nel 2012 mentre lavoravo presso un agriturismo a Conversano. Ho avuto la brillante idea di dare un tocco di classe al classico buffet nuziale, avevo voglia di creare delle sculture diverse e insolite così guardando un po’ di foto su internet ho visto un’anguria scolpita e ho deciso di riprodurla seguendo il tutorial. Il risultato è piaciuto davvero tanto e ho continuato a creare anche piccole sculture con l’ausilio di coltellini e scavini.
Tornata a Milano a Giugno dell’anno scorso ho scoperto per caso dell’esistenza di questa disciplina, dove sicuramente la tecnica dell’intaglio è molto più precisa e sofisticata. Con questa tecnica gli scavini e coltelli vengono soppiantati per dare spazio al solo utilizzo dello stiletto thai, un coltellino costruito apposta in Thailandia e con caratteristiche che lo rendono unico e inimitabile.
Da quel momento è cresciuta in me questa grande passione che mi spinge a migliorare e studiare tecniche di intaglio sempre più precise”.
Quale il frutto e quale la verdura che più si prestano ad essere scolpite? E quanto si mantengono in media le tue creazioni?
“Tra i tanti frutti che a me personalmente piace scolpire è sicuramente l’anguria, quando si vanno a creare le sfumature del verde ,bianco e rosso. La forma che prediligo intagliare è sicuramente la rosa, ma anche i fiori di loto e le dalie.
In inverno trovo molto bella la zucca, più è grande più mi diverto, oltre a queste si possono intagliare meloni, papaye, mango mele, ma non solo!
Con questa tecnica si sperimentano bellissimi intagli nelle forme del formaggio quali grana,scamorze e caciotte semidure e saponi.Una scultura dura in media 6/7 giorni tenute al fresco e conservate con scottex bagnato avvolte bene in pellicola”.
A chi si rivolgono le tue opere, chi sono i tuoi clienti?
“Chi si rivolge a me sono proprietari di alberghi e ristoranti che ,in un occasione importante quale un matrimonio o un ricevimento, vogliono rendere il proprio buffet una sorta di palcoscenico, dove arte e cibo creano atmosfere poetiche.
Poi ci sono anche tante donne, casalinghe che vorrebbero dare un tocco originale alla propria tavola ,durante una cena con amici e mi chiedono di preparare un centrotavola con rose e tulipani. una mia amica mi ha chiesto di prepararle il proprio bouquet per il suo matrimonio, quindi quest’arte è davvero richiesta per tante situazioni”.
L’Italia è la patria del buon cibo e dell’eccellenza delle sue materie prime che si trasformano in ricette, tu queste materie prime le trasformi in opere d’arte: come si coniugano questi due elementi?
“Da una decina d’anni a questa parte la figura dello chef sta assumendo un ruolo artistico. Sempre più professionisti cercano di trasformare anzi donare degli aspetti più creativi ai loro piatti e inventano abbinamenti fantastici, donano colori e sfumature, si affidano sempre più alla fantasia e quindi sicuramente l’intaglio thailandese fa da supporto per chi cerca la perfezione. Ad esempio presentare una portata con una rosa bianca intagliata in zucchina o rossa in barbabietola con metodo thai ha sicuramente un effetto vincente e incredibile perché’ sembrano vere!
Sto notando che un numero sempre maggiore di Chef si vogliono affidare a quest’arte per la preparazione di sculture da esporre e abbinare ai loro menù”.
Qualche purista del buon cibo potrebbe obiettare che le materie prime che usi, frutta e verdura in primis, vengano sfruttate tu che rispondi?
“L’unica cosa che posso rispondere è che con l’intaglio thailandese non si butta via niente a parte la buccia ,il resto si può recuperare volendo. Ad esempio quando intaglio una zucca sto ben attenta a recuperare la polpa e una volta finita se non la vendo la cucino e la conservo in freezer. Meloni e angurie si possono poi sfruttare in una bella macedonia”.
Sei diventata una thai carver professionista e organizzi anche corsi uno di questi lo terrai il 29 marzo a Bari a chi si rivolge?
“L’arte dell’intaglio thailandese si rivolge a tutti coloro che rimangono affascinati dalle mie opere, soprattutto chef, camerieri ,baristi ma anche pasticceri, cake designers e non escludo casalinghe con la passione per la cucina. Dal 29 al 6 aprile mi sono messa a disposizione di chiunque fosse interessato a partecipare anche individualmente a un mio corso o dimostrazione. Sarò lieta di preparare un buffet in un locale di un amico a Rutigliano ,il “Pikasso” dove andrò a creare delle sculture e nello stesso tempo insegnerò ad alcuni colleghi questa mia passione”.
Tu sei una conversanese trasferita al nord cosa ti porti della tua terra nel tuo lavoro e nella tua vita personale?
“Ho vissuto i miei ultimi 9 anni a Conversano fino a Giugno dell’anno scorso. Non nego che ci possa essere la possibilità di un mio ritorno. La mia terra mi manca, è sale e ossigeno e ora che ho a disposizione questo mestiere e che posso spostarmi per organizzare corsi in tutta Italia e all’estero, potrei viverci con meno ansia e più stimoli. Milano è stupenda ma Conversano lo è di più”.
Quest’anno a Milano si terrà l’Expo a tema Nutrire il Pianeta…tu parteciperai hai in progetto qualche creazione speciale?
“Con l’Expo si aprono tante opportunità’, una vera ,gloriosa vetrina e io sarò felice di mostrare le mie opere affianco al patriarca del gluten free in Italia, Pastry Chef Francesco Favorito e ideatore del world gluten free chef academy di cui da poco sono entrata a far parte. Sicuramente per l’occasione creerò delle sculture a tema .Salute e bellezza, due mondi distinti ma che entrambi cercano di raggiungere un unico obbiettivo, quello di entrare a far parte della vita di tutti.
Fino a Ottobre avrò la possibilità di affiancare con le mie sculture vari chef provenienti da tutta Italia, per me sarà un’occasione incredibile per farmi conoscere”.
C’è un’opera che sogni di realizzare attraverso la tua arte?
“Il mio sogno sarebbe quello di andare in Thailandia e imparare da una maestra d’intaglio di Bangkok,un talento straordinario e creare attraverso la sua maestria sculture sempre più precise, spero di riuscirci!”