Buoni prezzi per l’uva apirena molto richiesta all’estero. Prezzi medi per l’uva Italia
Conversano – Mancano poche settimane alla conclusione della raccolta dell’uva da tavola e tra gli addetti ai lavori, in primis i produttori, è già tempo di bilanci.
Il giudizio che ne vien fuori è, tutto sommato, positivo e si presenta a due facce: chi ha prodotto e venduto uva apirena ha spuntato un prezzo tra €1,10 e €1,20; chi ha prodotto e venduto uva Italia ha spuntato un prezzo tra €0,50 e €0,60.
Altro dato da rimarcare è la riconferma del mercato estero che, con in testa la Germania, assorbe la maggior quantità d’uva partita da Conversano.
In questa annata 2015 non sono però mancati i problemi durante la maturazione dell’uva. Gli acini dell’uva tendevano a spaccarsi e forte era il rischio di perdere l’intero raccolto. Fortunatamente, grazie alla consulenza di esperti agronomi, si è riusciti a salvare l’intera annata.
Un dato che emerge, e che è del resto quello più importante, è quello economico.
Ed emerge con altrettanta chiarezza, e i prezzi sono lì a dimostrarlo, che chi ha impiantato negli anni scorsi uva apirena ha realizzato un gran profitto. Un guadagno dovuto ai bassi costi di produzione, quelli per togliere l’acinino non sono previsti in quanto l’uva apirena non ne presenta.
È bene poi tenere presente un altro fattore importante: il consumatore tedesco, francese, olandese predilige consumare sempre più uva che non presenta il seme nell’acino. È questo un dato vecchio, risaputo e più volte ribadito in passato e che avrebbe dovuto indurre gli agricoltori ad abbracciare la coltivazione dell’uva apirena.
Negli anni scorsi, nel momento in cui si impiantavano nuove piantagioni d’uva da tavola, si preferiva impiantare uva Italia. Quella apirena era scartata in quanto non si conoscevano appieno le tecniche di coltivazione, in poche parole era una perfetta sconosciuta e tutti diffidavano. Pochi ebbero il coraggio di “avventurarsi” e adesso, dopo aver fatto tesoro degli errori iniziali nella tecnica di coltivazione e dopo averli affinati, stanno raccogliendo i frutti meritati.
Attualmente la quantità di uva apirena coltivata a Conversano, e nei territori a noi vicini, non soddisfa appieno la domanda estera.
Di fronte a questi dati, il ritorno economico e i gusti del consumatore europeo, si dovrebbe verificare una vera e propria rivoluzione nel contado conversanese, ovvero svellere piantagioni d’uva Italia per far posto a quelle d’uva apirene. Facile a dirsi, difficile a farsi.
Di certo c’è che, stante la forte concorrenza nel mondo agricolo più che mai globalizzato, c’è la necessità di operare avendo le antenne puntate sui fattori che influenzano il mercato internazionale, ovvero monitorando costantemente gusti e richieste dei consumatori europei, offrendo loro prodotti salubri e di qualità.