Mirella Giannuzzi, passione bio nel nome del benessere

La sua passione per il biologico l’ha portata dal cambiare il negozio di gastronomia dei genitori a diventare oggi una Nutribiocoach affermata, noi l’abbiamo intervistata

Mai come in questo ultimo periodo si parla tanto di “cultura bio”…. ma è solo una moda? Come ha reagito e si è adeguato il Sud, e la Puglia in particolare, a questo trend?
“In effetti a differenza degli ultimi anni possiamo dire di essere in un momento storico dove finalmente si sta parlando di “cultura bio”, sì perchè è di questo che parliamo, una “cultura” più sana. Come nasce questa esigenza? Facciamo insieme delle riflessioni partendo dalle origini. L’era dello sviluppo ha portato le industrie del settore agricolo a volersi assicurare quanta più produzione possibile utilizzando ogni mezzo in grado di far questo con conseguente incremento di cibo, maggiori dimensioni, ma con minore qualità e nutrimento a discapito di una Terra inquinata, impoverita, indotta a partorire velocemente cibi che non hanno tutta la vita che un’agricoltura corretta sa dargli. La fotosintesi clorofilliana ad esempio è un meraviglioso processo “alchemico” grazie al quale i quattro elementi primordiali la Terra (i sali minerali) l’acqua, l’aria (l’anidride carbonica) e il fuoco (la luce e il calore del sole) “trasmutano” e creano cibo, il bene che per l’uomo è più prezioso dell’oro. La luce diventa materia negli zuccheri, negli oli, nelle proteine, nelle sostanze salutari, e la materia diventa impalpabile come la luce nei colori, negli aromi, nei sapori. Il nostro nutrimento è dunque in parte materia terrestre vivificata, in parte luce che si è materializzata!
Mai come adesso si è arrivati a comprendere la necessità di un reale cambiamento che va fatto con le azioni, a partire dai piccoli gesti quotidiani come fare la spesa. La vita che conduciamo spesso ci fa perdere di vista quello che è l’obiettivo principale, la felicità di ognuno di noi. Come posso essere felice se non rispetto il mio corpo dandogli ciò di cui ha realmente bisogno per nutrire non soltanto un organismo, ma ogni singola cellula che vive di reazioni ed emozioni? Nutrirsi va di gran lunga oltre il semplice fatto di alimentarsi! Ci alimentiamo con qualsiasi cosa ingeriamo, ma ci nutriamo solo di ciò che dona componenti vitali in grado di rendere sempre performante la macchina perfetta che è il nostro corpo. Se pensiamo alla nostra auto sicuramente siamo attenti a farle manutenzione e fornirle il giusto carburante piuttosto che una benzina agricola perchè capiamo bene che avremmo risultati differenti sia nell’immediato che a lungo andare. Perchè non dovremmo farlo con il nostro corpo?
Sicuramente c’è chi ne fa una moda come per tutti gli argomenti di cui si comincia a parlare, ciò che resta è che la Salute non è certo una moda ma un bene prezioso che occorre preservare piuttosto che delegare a chi ci vende fotocopie di cibo per poi donarci l’illusione di restituirci la salute in pillole. Quando ho cominciato a studiare alimentazione biologica spostandomi nelle città settentrionali, ero l’unica del Sud, stupita di non trovare altri “folli” come me che partivano (anche più volte al mese) con in valigia un sogno: conoscere e formarsi per contribuire alla realizzazione di una vita più sostenibile, benessere naturale per i propri cari ed il proprio paese. Devo dire che ogni volta che tornavo c’era sempre una grande curiosità ed una forte entusiasmo di condividere e realizzare, con l’ambizione di portare al Sud ciò che al Nord era già la normalità. Considerando che al Sud siamo i maggiori produttori e minori consumatori di Biologico, direi che possiamo certamente rendere merito alla nostra Terra in maniera più sostenuta, tra l’altro non è segreto a nessuno lo scrigno di risorse che possiede il nostro territorio, è giusto che siamo noi i primi a valorizzarlo gratificando le realtà esistenti dalla produzione a tutto il resto della filiera.
La Puglia negli ultimi anni è cresciuta tanto, da nobili aziende locali, professionisti, iniziative ed eventi importanti a giovani startupper. Ritengo sia solo l’inizio, siamo in grado di fare ancora tanto specie se ci si apre all’unione di varie professionalità generando sempre più competenza ed eccellenza nel risultato”.
Parliamo ora di te e del tuo percorso iniziato 8 anni fa da “figlia” di genitori proprietari di un negozio di gastronomia a Biocoach, ce lo racconti?
“Lavorando da 15 anni in un negozio specializzato, storica attività di famiglia, ho sempre avuto la responsabilità di voler offrire il meglio ad una clientela sempre più affezionata. L’arrivo di mia figlia mi ha messo davanti alla decisione di volerne sapere di più, conoscere meglio la qualità del cibo, la sua storia, le sue caratteristiche e proprietà. Quando scopri di aspettare un figlio prometti a te stessa che farai di tutto affinché possa avere il meglio, sei invasa da tante domande e allora cominci a chiedere a parenti, amici, dottori, ma se le risposte non ti soddisfano hai due possibilità:

• accontentarti e affidarti
• andartele a cercare da sola
E’ più semplice delegare che tracciarsi il cammino. Resto fermamente convinta che la responsabilità è nostra, l’informazione è un diritto ed un dovere, quando ti accorgi che là fuori, un po’ più in là del tuo naso, esiste un mondo di cui sentirsi parte integrante, e non parlo di numeri ma di natura, profumi, colori, sapori. Fare in modo che siano i migliori per noi deve essere il nostro impegno.
La volontà di ridefinire la mia vita anche lavorativa era ormai tanta e le mie nuove consapevolezze si sono materializzate nel repentino cambio referenziale sugli scaffali. Ho inserito ben presto solo cibo biologico certificato, con conseguente sorpresa dei miei clienti riguardo alla radicale trasformazione.
Non riuscivo più né a mangiare né a vendere cibo convenzionale.
Ho reinvestito quanto più potevo nell’attività considerando che solamente un anno prima avevo rinnovato interamente il negozio con attrezzature molto costose di ultimissima generazione, banchi salumi formaggi e macelleria, celle refrigerate, macchinari per il laboratorio di trasformazione, etc.
Investimento notevole praticamente mai ammortizzato. Oltre la difficoltà di sostenere una situazione di enorme cambiamento (folle agli occhi di tutti, parenti e intero paese compreso), ho dovuto continuamente giustificare ai clienti la mia decisione assolutamente non compresa in quel momento, ma la convinzione era tale da voler continuare a portare avanti la mia scelta parallelamente a studi e percorsi di formazione nel settore.
Ho deciso che dovevo approfondire le mie conoscenze, dovevo creare un supporto, un rapporto di consulenza con il cliente che si approcciava ad un mondo nuovo, fare in modo che avesse tutti gli strumenti a disposizione per conoscere ed applicare informazioni e suggerimenti in modo da risparmiargli il tempo del mio percorso, ci ero già stata io per me e per loro. Di lì l’esigenza di sviluppare una professionalità impeccabile che mettesse al servizio le competenze acquisite e gli strumenti necessari per effettuare le giuste scelte e offrire il nettare della mia esperienza frutto di anni di continuo lavoro, studi e ricerche nel settore dell’alimentazione biologica e del benessere naturale.
Così ho frequentato corsi sull’alimentazione biologica (unica del sud) direttamente in varie regioni settentrionali tra cui nella scuola antroposofica steineriana in provincia di Treviso, dedicata a Rudolf Steiner, fautore dell’Agricoltura Biodinamica.
Oltre ad essere sede di percorsi di crescita e conoscenza nel settore della sana alimentazione, questa scuola frequentata da bimbi di scuola materna ed elementare, ha oltre ai vari insegnamenti, l’intento di formare individui responsabili e consapevoli in grado di condividere progetti comuni, collaborare, conoscere e apprezzare i cibi, coltivarli, raccoglierli e mangiarli con la soddisfazione e l’orgoglio di aver contribuito al risultato con cura e attenzione.
Da quel momento mi sono detta che anche mia figlia avrebbe avuto quel tipo di esempio ed insegnamento, infondo i bambini sono il nostro specchio, le generazioni future. Aver cura di insegnare loro oltre il rispetto per se stessi anche quello per la Terra è un modo per garantirsi che quella stessa Terra un domani sia ancora in grado di donare dei frutti anche per il loro stesso nutrimento. Sono trascorsi ormai otto anni dal giorno in cui ho trasformato l’attività di famiglia da storica e affermata gastronomia completa di reparto carni, salumi, formaggi, piatti pronti, a negozio biologico specializzato. Mio marito è passato dal ruolo di macellaio esperto nella selezione e preparazione carni e salumi, a responsabile del settore ortofrutta bio. Ti lascio immaginare il trauma familiare per aver interrotto una tradizione trentennale, uno scandalo generazionale a vantaggio però di un miglioramento di salute evidente sin dai primi giorni e di uno stile di vita più sano per noi, per i nostri cari e per i nostri clienti.
Non avevamo una reale necessità determinata da qualche problematica conclamata (sicuramente si sarebbe presentata continuando in quella direzione), ma il fatto stesso di vedere scomparire tutti quei comuni fastidi, gli stessi con cui quotidianamente tanta gente convive e che da per scontato debbano esserci, è stato illuminante. Perchè nonostante si affannino a farci credere il contrario la verità è che si può stare bene naturalmente. Anche i nostri clienti hanno ben presto adottato i miei suggerimenti e verificato i risultati in famiglia in termini di energia, umore, benessere, qualità della vita, cominciando semplicemente a sostituire alcuni cibi con altri biologici, hanno innanzitutto ritrovato il piacere di gustare un cibo vero con tutti e 5 i sensi, nutrendo il corpo con benefici non solo fisici. E così non ho mai smesso, ho continuato a formarmi per offrire sempre le migliori soluzioni naturali affiancando i miei clienti nel percorso di consapevolezza.
Nutribiocoach perché ? Nutrire correttamente il corpo come la mente e l’anima è il segreto del benessere.
Nutri = Nutrimento; Bio/Bios = vita; Coach = Allenatore
Alleniamoci a nutrirci di vita, in tutte le sue manifestazioni”.
Mangiare bene e non solo buono è una abitudine da imparare prima da genitori e poi da trasmettere ai propri figli, in questo senso sei impegnata anche con un percorso scolastico, di cosa si tratta?
“Il cervello funziona per informazioni, abitudini che si automatizzano nel bene e nel male. Le abitudini alimentari dell’infanzia determinano le scelte future
A volte mi è capitato di parlare con genitori che cercavano di imporre determinate abitudini alimentari ai loro figli e poi loro mangiavano tutt’altro.
Il buon esempio è sempre un ottimo inizio in tutti i campi! Lo stare insieme a tavola é il momento in cui si riunisce la famiglia e si condivide, si parla, si impara a conoscersi, si nutre il corpo così come si nutrono le relazioni. E’ una di quelle sagge e antiche abitudini che andrebbe riscoperta.
Un giorno una mamma mi disse: “Non sono io che propongo la bibita gassata al mio bambino, è lui che va da solo nel frigo e se la prende”. Ma chi ce le mette nel frigo quelle bevande? Abbiamo le case invase da elettrodomestici di tutti i tipi e grandezze, un estrattore di succo nooo? Pensa che un bicchiere di estratto contiene vitamine e minerali che entrano in circolo nel giro di pochi minuti!
Quando i nostri figli contribuiscono alla preparazione di un succo ad esempio, magari stimolati alla creazione di una loro ricetta, ti assicuro che per loro cambia completamente la percezione. I bambini sono una spugna, osservano e imitano e quando comprendono il motivo di determinate scelte, agiscono diversamente, in tanti casi diventano più esigenti e rigidi dei loro genitori. Hanno bisogno di sapere il perchè delle cose, di essere coinvolti anche semplicemente nelle scelte, nelle preparazioni, cosa che oggi non si fa più perchè il momento del pasto è diventato un problema da risolvere e il più delle volte con soluzioni rapide a discapito di un regime alimentare corretto. “Si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti si sta solo preparando da mangiare.”
Non sto dicendo che sia facile conciliare tutto, ma sicuramente possibile, alle volte bastano delle semplici linee guida e la buona volontà di cominciare e i risultati arrivano. E’ anche in questo che si sviluppa la figura di NutriBioCoach, come colei che conosce, sperimenta, informa e condivide, tutto per agevolare, affiancare ed aggiungere valore alla vita delle persone.
Avrò il piacere di essere all’interno di un percorso formativo dedicato ai genitori che si sviluppa in diversi appuntamenti con vari relatori presso l’edificio Falcone . Il 20 Aprile alle 18 condividerò una parte del mio progetto “NutriAmo”- Il BenEssere vien mangiando. Riflessioni e informazioni per scoprire, conoscere e incamminarsi verso un percorso di vita più sano per tutta la famiglia”.
L’attenzione al biologico è una “cura” che parte sia dalla materia prima e quindi dalle colture ma che deve essere rispettata anche da chi “vende” questi prodotti come sta cambiando il mercato? quale è la tua percezione?
“La richiesta di prodotti biologici è aumentata grazie anche probabilmente al lavoro di tutti i professionisti presenti nei negozi specializzati che in tutti questi anni hanno educato ed informato i consumatori rendendoli più consapevoli, consigliando e rispondendo a tutte le esigenze. Certamente questo tipo di consulenza difficilmente la trovi laddove il biologico è stato inserito per scelta di marketing. Lo specializzato che consiglia il biologico da anni lo fa prima di tutto per condivisione, come sua scelta personale, lo conosce, lo vive e lo pratica nel quotidiano attraverso scelte complementari. Io per prima nella mia attività preferisco selezionare continuamente e affidarmi a chi del Biologico conosce la storia e le ragioni, a chi lo fa da una vita con professionalità, per passione e per il sogno e l’ambizione di migliorare il mondo. Finalmente dopo decenni, il messaggio è arrivato, sarà opportuno dare merito a chi ci ha dedicato un’esistenza! Sono la prima ad essere felice di questa crescita, promuovo sempre correttezza, serietà e professionalità nel rispetto del lavoro di tutti.
Adesso ad esempio tanti parlano di “riscoperta dei grani antichi”, i nostri produttori non li hanno mai persi!
Chi mi conosce sa che sono decisamente esigente per me, per i miei clienti, per il messaggio che diamo ai nostri figli, per le azioni che facciamo per il nostro Pianeta. Il mio quotidiano impegno è rivolto alle nuove soluzioni per persone e aziende che hanno deciso di migliorare la loro vita”.
Quali i tuoi prossimi progetti?
“Dopo anni di esperienza sul campo e formazione in nutrizione, alimentazione biologica e biodinamica, medicina naturale, funzionale e biointegrata, coaching e motivazione, vari progetti lavorativi con numerose figure professionali differenti in Italia e all’Estero questi ultimi mesi sono stati decisamente intensi e ricchi di “produzione”. A Gennaio ho pubblicato il mio primo libro: “Meriti il meglio, scegli Bio. 3 passsi fondamentali per cominciare ad amarti davvero”, una guida a colori semplice e chiara per imparare a conoscersi sperimentando da subito e in pochi passi i primi risultati.
Fra pochissimo parte il tour di presentazione del libro nelle varie librerie delle città italiane ed in vari eventi pubblici e formativi. A fine mese una presentazione alla Feltrinelli di Altamura. A Febbraio ho ideato e lanciato un kit della salute che è subito stato apprezzato e voluto in vari centri di medicina naturale, green spa, centri olistici ed eventi dove sono anche relatrice.
Sono stata sul Millionaire di febbraio con il mio libro, nella sezione “Italia che riparte”, premiata per la nuova figura di NutriBioCoach (mio personale marchio registrato) e per il mio nuovissimo progetto che ha preso forma in questi mesi ed è prossimo all’uscita fra pochissimi giorni.
Si chiama Informabio ed è il nuovo modo di intendere la salute naturale, nasce a Conversano, si espande in Puglia e si estende a tutto il territorio nazionale. Ha lo scopo di mettere insieme tutti i professionisti che operano nell’ambito del benessere naturale, dai negozi, alla ristorazione, operatori olistici, ecosostenibilità, etc… tutto ciò che serve ad offrire al consumatore informazione, contenuti, e riferimenti utili per proseguire spedito il suo percorso di consapevolezza.
Questo per fare in modo che sempre più persone possano usufruire di affiancamento e informazioni gratuite nello stesso modo in cui ho fatto in questi anni personalmente nella mia attività. Cosa fondamentale siamo in grado di fornire uno strumento concreto per consolidare il rapporto
tra clienti e attività, conoscendo altre realtà del settore, raggiungendo direttamente i propri clienti, i nuovi, ed aumentando quindi la produttività dell’attività.
Abbiamo già numerosi clienti pugliesi e non, due partner ufficiali, brand nazionali molto noti nel settore ed un percorso di crescita e sviluppo già tracciato. Ho il team migliore di sviluppatori, leader del settore in Italia, sono tra quelle persone fiere di essere pugliese e determinate a creare soluzione ed innovazione nel proprio territorio, per il beneficio di tutta la nazione!
Il nostro slogan è: “Tutta la Salute Naturale in tasca”.

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