Questo il titolo della Bando per il Premio di ricerca Di Vagno, edizione 2017. Premio di 40mila euro, scadenza 31 gennaio 2017
E’ stato bandito il Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno, 2^ edizione, di cui alla legge 16.6.2015 n.86, riservato a ricercatori italiani e stranieri della età massima di anni 32. Il concorso, con un premio lordo di euro 40.000,00 incompatibile con altri assegni di ricerca, prevede la ricerca, da realizzare nel temine massimo di 18 mesi, e relativa pubblicazione sul tema: “Migrazioni, mediterraneo, sviluppo: il ruolo delle socialdemocrazie europee”.
“L’oggetto della ricerca scientifica messo a concorso – dichiara l’avvocato Gianvito Mastroleo, Presidente della Fondazione Giuseppe Di Vagno – riveste particolare importanza in questa fase storica nella quale da più parti e sempre più il tema delle migrazioni viene vissuto come un problema, piuttosto che come una risorsa anche per lo sviluppo da inquadrare non più negli angusti confini nazionali ma nella dimensione europea, ed oltre”.
Il Bando, e tutte le informazioni, sul sito della Fondazione Di Vagno, www.fondazione.divagno.it (Premio di ricerca), ovvero 080.4959372.
Il termine per la partecipazione è fissato per il 31 gennaio 2017, mentre il vincitore sarà proclamato il 25 settembre 2017 nella città di Conversano, patria di Giuseppe Di Vagno (1889-1921).
La prima edizione del Premio, la cui cerimonia di assegnazione si è tenuta a Roma alla presenza del Ministro dei beni culturali Dario Franceschini, è stata vinta da due giovani ricercatori dell’Università di Bologna Michele Cento e Roberta Ferrari.
La decisione della Giuria è caduta al loro progetto che indagherà su “Il socialismo ai margini: classe e nazione nel pensiero e nelle politiche socialiste nel Sud Italia e in Irlanda”. Un’analisi comparativa (1883-1923), come si legge nella motivazione, che “affronta un tema di sicuro interesse storiografico, lo declina secondo una prospettiva originale, non solo per il taglio comparativo […] e promette di fornire un contributo importante sia sui dibattiti ideologici del socialismo europeo fra Otto e Novecento, sia sui problemi specifici delle aree periferiche e marginali negli anni a cavallo fra i due secoli” e che verrà presentato a settembre 2017.