Conversano – Conversanesi contro per un posto in consiglio federale. Uno accusa l’altro di non essere rappresentativo della pallamano pugliese e considera positiva l’attività svolta dalla Federpallamano negli ultimi 4 anni. L’altro invece sostiene la richiesta di cambiamento dopo 20 anni di strapotere del presidente Purromuto e può vantare addirittura l’endorsement di Marco Tardelli.
Tra i 32 contendenti ad una poltrona di consigliere federale di una Figh (Federazione Italiana Gioco Handball) che punta a risalire la china dopo il drammatico declino degli ultimi anni, ci sono i conversanesi Peppino Roscino e Flavio Bentinesi. In qualità di presidente dei due club di Conversano – l’Indeco e l’Accademia – Roscino è sceso in campo a sostegno del presidente Purromuto. Mentre Bientinesi, tesserato per il Noci, fa parte della squadra che punta all’elezione del salernitano Pasquale Loria. Uno contro l’altro, dunque, a caccia di deleghe e voti che domenica 12 nella sede del Coni a Roma stabiliranno chi governerà il movimento nel prossimo quadriennio olimpico. Molto agguerrito Roscino, imprenditore in campo pubblicitario, ex atleta, tecnico e dirigente che ha ripreso le sorti del club femminile portandolo ai vertici ed è ora impegnato anche nel rilancio della squadra maschile. “Mi candido in un gruppo che ha al suo vertice persone di elevatissimo spessore”, ha dichiarato Roscino al sito Pallamano Italia schierato con la cordata Purromuto, lanciando strali contro il suo amico Bientinesi (ricordiamo gli esordi di entrambi nell’Acr Carmine): “Ho visto che altri schieramenti hanno presentato dei candidati e per quanto riguarda la Puglia, la candidatura di persone, su tutte Bientinesi, che non credo possano essere rappresentative per ciò che oggi questa regione è nella pallamano italiana. Non posso accettare che Conversano, una delle realtà storiche del nostro movimento, sia identificata nella proposta di persone che oggi non la rappresentano in alcun modo.” Agli addetti ai lavori quella di Roscino è apparsa una vera caduta di stile probabilmente provocata da eccesso di adrenalina elettorale. Nessuno a Conversano tantomeno in Italia oserebbe definire “poco rappresentativo” un ex azzurro come Bientinesi, giocatore che ha entusiasmato generazioni di pallamanisti e ancora oggi rappresenta senza dubbio la bandiera della pallamano conversanese e pugliese, ora dirigente medico, consigliere comunale e manager sportivo apprezzato oltre i confini della Puglia (è tra coloro che hanno dato vita al miracolo-Bolzano). Il medico, da par suo, non cade nel tranello e dalle pagine del sito Handballtime, schierato con Loria, vola alto così come faceva da atleta: “Credo sia indifferibile, in questo periodo storico, un drastico cambiamento a livello federale, la ritengo una necessità per la ripresa e lo sviluppo della pallamano italiana. E’ indispensabile ripartire con forza, la nostra federazione deve ingranare una marcia decisamente superiore per provare a recuperare l’evidente gap che si è creato rispetto a realtà neppure troppo lontane da noi, con cui un tempo lottavamo ad armi pari ma che oggi, purtroppo, ci distanziano considerevolmente sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Come? L’obiettivo principale dev’essere riavvicinare il territorio. Ricreare il legame tra le società, che fanno e vivono la pallamano giorno dopo giorno, e la federazione, il gruppo dirigente, la politica di vertice. Deve ristabilirsi una comunione di intenti, ormai persa da tanto tempo, per il progresso della nostra bella disciplina. E sarà importante anche riuscire a produrre un “prodotto” televisivamente valido, per riconquistare visibilità e interesse anche dal punto di vista commerciale. C’è molto lavoro da fare”.
La sfida è dunque lanciata. I pronostici danno la lista di Bientinesi in vantaggio: 60% a 40% (è l’esito delle consultazioni avvenute nelle varie regioni cui si aggiungono altre adesioni). Nella lista del medico che ieri ha ottenuto addirittura l’endorsement di Marco Tardelli, ci sono anche grandi ex atleti come Gianluca Brasini (talentuoso ex centrale dell’Italia ora assessore al Comune di Rimini), Paolo Baresi (ex portiere azzurro), l’italo-serba Liliana Ivaci, il manager Stefano Podini. Nella lista che sostiene Roscino ci sono oltre a Purromuto due dirigenti storici: il patron del Trieste Lo Duca e quello del Gaeta Lacroix.