Giulio Gigante non c’è più. Il suo impegno da cattolico democratico e liberale

Si è spento a 81 anni il fondatore dell’associazione Con Loro

Conversano – Con il solito tratto gentile e rispettoso, l’avv. Giulio Gigante si era costruito un ruolo, suo malgrado, nell’immaginario della nostra città. Un giovane brillante pieno di curiosità culturali che nel tempo ha toccato con mano la politica, essendo stato sia segretario giovanissimo (26 anni) della Democrazia Cristiana che consigliere comunale e capogruppo. Ma se la politica lo aveva accolto come una giovane promessa con competenza ed entusiasmo, l’impegno di Giulio, come lo chiamavano tutti, si era espresso in maniera significativa nel civismo. Era considerato, infatti, un cattolico democratico e liberale che amava e metteva in sicurezza soprattutto le relazioni umane. Era avvolto e trasportato da una cultura umanistica formatasi con il suo impegno nella Pro Loco che contribuì a fondare, nel famoso Circolo dell’Università Popolare, nel rapporto con il grandissimo poeta armeno Hrand Nazariantz candidato al premio Nobel che passò alcuni anni della sua esistenza nella nostra Conversano, nel Centro Ricerche di Conversano, nella fondazione Accolti Gil, nel rapporto con il vescovo Falconieri e con l’allora mons. Cosmo Ruppi,  con il presidente del Centro Ricerche Diego Iudice.
Un protagonista assoluto dagli anni ’60 in poi a Conversano che lo vide promotore, nel maggio del 1983, dell’associazione Con Loro. Un’associazione nata con l’obiettivo “di promuovere a livello culturale e sociale la tematica della diversità  fatta attraverso la tutela dei diritti dei più deboli, corsi di formazione, seminari, convegni; organizzazione di attività laboratoriali in una logica di integrazione; lavoro di rete, nel contesto d’Ambito, attraverso il Coordinamento d’Ambito. Un luogo di incontro per famiglie, ragazzi e tutti coloro che si interessano del sociale, al fine di condividere emozioni riabilitative”, così come si legge sul sito dell’associazione attualmente viva e operante.
Un impegno, quindi, a tutto tondo e che trovava la sua ispirazione in una radicata consapevolezza delle bellezze fisiche della città e nella bellezza dei rapporti umani che Giulio Gigante sapeva tessere con tutti. Il nemico non faceva parte della sua vasta cultura. Una convinzione rinsaldatasi nel tempo e che nemmeno qualche delusione di natura politica era riuscita a scalfire. Quasi sindaco nel 1970 ma il partito, alla fine, gli preferì un altro uomo con tratti da galantuomo che era l’avv. Antonio Loiacono. Giulio Gigante superò quel momento con la solita freschezza di giovane con un tale spettro di interessi culturali da saper metabolizzare una possibile delusione personale. L’amore per la sua città andava oltre ogni fatto contingente e dava sempre l’impressione di dominare dolcemente gli eventi con un laicismo sempre difficile da riscontrare in quegli anni in un cattolico democratico.
Sono tali e tanti gli eventi che lo hanno visto protagonista per oltre un cinquantennio che scrivere una biografia completa potrà essere compito di qualche studioso che lo ha conosciuto a fondo.
Con Giulio Gigante va via un riferimento di una comunità come la nostra che lo ha amato, gli ha voluto bene e a lui si è rivolta spesso per ricevere consigli e incoraggiamenti. E’ morto nel giorno in cui nella nostra Conversano sono state aperte le porte ai locali dell’ex Gil destinati ad una casa famiglia e centro diurno per disabili e per le stesse famiglie. Una di quelle combinazioni che solo il fato riesce a conciliare. Una struttura di cui lui aveva parlato da tempo e che era il suo sogno. E’ per questo che l’attuale presidente dell’associazione Con Loro Francesco Magistà ha chiesto che sia intitolasta a Giulio l’intera struttura dell’ex Gil. Sarebbe un riconoscimento immediato ad una persona della quale si continuerà a parlare dopo che qualche studioso vorrà donargli tempo e studio. Nelle biblioteche e nei luoghi di aggregazione di documenti, c’è una tale quantità di notizie sulle azioni civiche di Giulio Gigante che la nostra città farebbe male ad ignorare. E ancora una volta sarebbe lui a donare esempio e idee.
Giulio Gigante lascia una famiglia, la signora e due figlie, che amava. Giunga a loro il pensiero affettuoso dalla redazione di Oggiconversano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 Comments

  1. Gianni Cavallo says:

    Addio ad un Uomo che ha dato lustro a Conversano con la Sua nobiltà d’animo e la Sua onestà. Un abbraccio a tutta la famiglia