Lovascio pronto a dimettersi. Si va verso il commissario prefettizio?

Il sindaco vuole candidarsi alle politiche del 2018

Conversano – Quelle che sembravano solo voci come tante altre, si stanno rivelando come fatti realizzabili a breve. Si conosceva la voglia del sindaco Lovascio di candidarsi alle politiche. La sua vicinanza al senatore Quagliariello era dettata anche da questa eventualità. E’ dei giorni scorsi la notizia che il sindaco in carica pensa seriamente di dimettersi dalla sua carica di primo cittadino sei mesi prima delle elezioni politiche, come vorrebbe la norma, che si terranno tra febbraio ed aprile del 2018. E lo ha anche comunicato alla sua maggioranza di consiglio e agli amici più fidati. A cominciare dal suo delfino Gungolo, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, che vorrebbe vedere seduto sullo scranno di primo cittadino a partire dalla primavera del 2018.
Naturalmente la notizia ha fatto il giro del paese e sembra che le dimissioni saranno presentate nei prossimi giorni, al massimo nei primi giorni di settembre.
Naturalmente le dimissioni del sindaco provocheranno lo scioglimento del Consiglio Comunale e l’arrivo del commissario prefettizio fino alle prossime elezioni amministrative della primavera del 2018. Anche se c’è qualcuno che ipotizza la reggenza del vice sindaco fino alla stessa data. Ma stando alle norme, in tutti i casi di dimissione del sindaco c’è l’arrivo del commissario prefettizio.
Le dimissioni di Lovascio, secondo qualcuno, non favorirebbero la probabile campagna elettorale di Gungolo che, tra l’altro, non tutti i componenti della maggioranza vedono come proprio rappresentante. Se il sindaco confermerà il suo intento di dimettersi, dato per scontato da ambienti a lui vicini, si aprirà una nuova fase politica che coinvolgerà le scelte di tutti gli schieramenti in una sorta di rimescolamento delle carte.
E i cittadini di Conversano non sembrano gradire l’arrivo di un commissario prefettizio soprattutto se legato ad un’ambizione personale, in questo caso di Lovascio, che lascerebbe il paese senza alcuna guida per i prossimi sei mesi.

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3 Comments

  1. Alfredo Violante says:

    La questione del “dopo di lui” è molto complessa. Esistono parecchi precedenti nei quali le funzioni
    , in casi analoghi, sono state svolte dal Vicesindaco e la Giunta è rimasta in carica. Immagino che questo sia l’obiettivo del tandem Lovascio-Gungolo che non sono certo degli sprovveduti. Del resto non è uno dei casi di scioglimento del Consiglio comunale esplicitamente previsti dalla legge e la maggioranza consiliare, purtroppo per noi, continua ad esistere.