Petizioni popolari e online. Scende in campo anche la CGIL
Conversano – Si mobilita l’intera città, di ogni appartenenza politica e associativa, dopo la decisione degli organi del II circolo didattico di Conversano di cancellare l’intitolazione a Paolo Borsellino della propria scuola. Una decisione che ai più è risultata incomprensibile e che sta facendo discutere l’intero paese. E’ scesa in campo la CGIL, l’associazione Libera Conversano e alcuni cittadini che spontaneamente stanno raccogliendo firme per presentare la petizione al Presidente della Repubblica e a tutti gli organi e istituzioni di ogni livello. Dopo l’articolo di Oggiconversano che aveva denunciato il cambio di intitolazione, la città sembra aver reagito come si deve difendendo una storia, quella del giudice Borsellino, nella quale tutti gli italiani si sono immedesimati dopo le stragi dell’estate del 1992 quando furono trucidati sia i giudici Falcone, Borsellino e Morvillo che gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Limuli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.
Intanto prende piede anche l’ipotesi che sia il I circolo didattico a deliberare circa l’intitolazione sia a Falcone, cosa già in essere, che a Borsellino della propria scuola.
Dal II circolo, invece, e dalla dirigente dott.ssa Guillermina De Gennaro, nessuna dichiarazione se non la conferma dell’intitolazione dei vari plessi a personaggi diversi. Il nome di Paolo Borsellino, pur presente su un marmo affisso fino a qualche tempo fa alla facciata del plesso di via Firenze, è letteralmente scomparso.
La mobilitazione in città tende, appunto, a ripristinare l’intitolazione di una scuola ad un paladino della legalità perchè, dicono i promotori della petizione e il dott. Antonio Renna della CGIL: “i ragazzi devono sapere e conoscere chi erano questi uomini che hanno dato la vita per un ideale di giustizia. Gli esempi positivi sono l’essenza dell’insegnamento e della trasmissione di valori“.