Le parole della dirigente Guillermina Degennaro durante l’Open Day. Spunta la delibera del 1994 approvata dalla giunta Comunale (in allegato)
Conversano – Nessun cenno di ravvedimento da parte della dirigente del II circolo didattico sulla questione dell’intitolazione dello stesso circolo al giudice ucciso dalla mafia Paolo Borsellino. La dott.ssa Guillermina Degennaro ha colto l’occasione dell’Open Day per definire “incommentabile” la querelle in corso non lasciando alcuno spiraglio ad un ravvedimento o volontà di discuterne con serenità.
Eppure il Presidio Libera di Conversano che ha promosso la petizione online per non cancellare ciò che era acquisito, se non negli atti formali almeno nella storia degli ultimi 25 anni del II Circolo, aveva deciso di soprassedere dal manifestare proprio il giorno dell’Open Day per “rispetto istituzionale nei confronti dell’istituzione scolastica che è pubblica, cioè di tutti“. Un gesto sicuramente distensivo che, al contrario, ha ricevuto porte in faccia da parte della dirigente che a questo punto ha deciso evidentemente di salire sull’Aventino per difendere una posizione di principio.
Le reazioni in città sono di sconcerto e incredulità. Lo stesso I circolo, invece, è intitolato al giudice Giovanni Falcone. Infatti lo stesso circolo recepì anche formalmente la deliberazione dell’amministrazione comunale del 1994. Come riportato nel testo della delibera allegato a questo articolo.
Intanto continua la raccolta di firme da parte dei cittadini Paolo Marzico e Domiziano Mastrangelo che hanno consegnato la petizione al Presidente Sergio Mattarella durante la sua visita alle grotte di Castellana. Oltre, naturalmente, alla commissaria prefettizia di Conversano allertata da migliaia di cittadini e invitata ad intervenire.
Una storia che avrebbe potuto essere risolta in pochi minuti, diventa così una questione che si trascinerà in Prefettura, Ufficio Regionale scolastico, Comune di Conversano e Presidenza della Repubblica.
Emblematico, inoltre, il silenzio di docenti e personale del II circolo che mantengono una rigida riservatezza per non scontentare, probabilmente, la stessa dirigente.
Orgoglioso di aver deciso e firmato quella delibera con quelle motivazioni. Mi chiedo se, chi oggi ha deciso di cambiarne il nome, avesse mai letto la delibera perché, se lo avesse fatto, sarebbe davvero un atto INQUALIFICABILE e DISEDUCATIVO. Siccome non posso crederci, preferisco invece pensare ad un atto di sciatteria burocratica alla quale solo con intelligenza e buon senso si dovrebbe rimediare. Ma le parole della dirigente, quelle si, sono “incommentabili” e non lasciano ben sperare. Tutti i cittadini dovrebbero sostenere la petizione perchè la dignità di una città si misura da come si reagisce ai soprusi