Si astiene il presidente del Consiglio Comunale mentre il consigliere Colapinto vota contro
Conversano – Dopo quattordici ore di un Consiglio Comunale tenutosi via skype con tutti i consiglieri a casa, e sindaco e assessori in sala giunta, alle 23,30 di ieri sera è arrivato il voto dell’intera assise sul bilancio di previsione 2020. Non si è trattato di record per una seduta di bilancio considerando quello mai battuto del 2011 quando ci vollero ben ventisei ore ininterrotte, in una afosa giornata di agosto, per approvare lo stesso documento contabile. Ma il Consiglio Comunale di ieri passerà comunque alla storia della nostra città per essere stato il primo in assoluto a svolgersi in modalità telematica ai tempi del coronavirus.
Ci sono volute quattordici ore, che non sono poche, tutte dedicate alla proposta di bilancio, illustrata dall’assessore Simone e dagli assessori Rotunno Lepore Vitto e Lovecchio, che aveva visto comunque alcune puntate precedenti consumarsi all’interno delle commissioni consiliari dove consiglieri di maggioranza e opposizione avevano dato vita ad un dibattito molto intenso e anche duro. Ma era chiaro l’intento di tutti: trasferire il massimo possibile delle risorse sui capitoli di spesa riguardanti l’emergenza sociale. E’ da intendersi in questo modo il maxi emendamento concordato tra maggioranza e opposizione che è stato votato all’unanimità anche in consiglio e che rappresenta l’ossatura della manovra. Un ulteriore emendamento dei consiglieri dell’opposizione, invece, ha ricevuto il parere sfavorevole sia del direttore dell’Area dell’ufficio Ragioneria e del collegio dei revisori dei conti. E in Consiglio non è stato approvato in quanto la votazione ha visto l’astensione del presidente D’Ambruoso, il voto favorevole dei consiglieri dell’opposizione proponenti (Cerri, Abbruzzi, Gungolo, Gentile, Lovascio, Colapinto, Lofano e D’Ambruoso) e il voto contrario dei consiglieri di maggioranza (Amatulli, Fanelli, Boccuzzi, Candela, Bientinesi, Fanizzi, D’Alessandro e il sindaco Loiacono).
Il Consiglio ha dedicato molto del suo tempo a dibattere sulle difficoltà del sistema produttivo facendo emergere la necessità di dedicare le risorse possibili al comparto delle piccole imprese in gravi difficoltà. E la stessa assise si è impegnata a valutare con urgenza tutte le opportunità che potrà offrire un decreto ad hoc del governo nazionale tanto atteso anche dall’ANCI (associazione nazionale comuni italiani) e dal suo presidente nazionale Antonio Decaro, e anche quello che sarà possibile impegnare, per alcune facilitazioni fiscali, dall’avanzo di amministrazione dopo l’approvazione del conto consuntivo 2019 a cui il Consiglio sarà chiamato a breve. Fermo restando che, al momento, l’amministrazione comunale ha bloccato fino al 30 giugno ogni pagamento.
Si può affermare che quello di ieri è stato un Consiglio Comunale della “responsabilità“, una parola che è tornata nei ragionamenti di tutti e che alla fine ha prevalso e ha consentito l’approvazione del bilancio di previsione 2020.
Il bilancio di previsione è passato con 8 voti favorevoli (Amatulli, Fanelli, Boccuzzi, Candela, Bientinesi, Fanizzi, D’Alessandro e il sindaco Loiacono), otto astensioni (Cerri, Abbruzzi, Gungolo, Gentile, Lovascio, Colapinto, Lofano e D’Ambruoso) e il voto contrario del consigliere Colapinto che ha voluto distinguersi evidentemente non condividendo il ragionamento dei consiglieri dell’opposizione che si sono astenuti. Il presidente D’Ambruoso, nel suo intervento, ha voluto sottolineare di aver apprezzato il lavoro svolto sia dai consiglieri dell’opposizione che da quelli della maggioranza. E ha voluto rimarcare, in questo momento, la sua “terzietà”.
Alla fine della seduta il sindaco Loiacono ha ringraziato tutti i consiglieri: “Ringrazio veramente tutti coloro che hanno lavorato con passione, coloro che hanno votato favorevolmente, coloro che si sono astenuti e anche il consigliere che ha votato contro la manovra. L’approvazione del bilancio ci dà la possibilità di operare con alle spalle un documento contabile adattato, per quanto possibile al momento e alle condizioni date, alle primissime necessità. E sarà necessario continuare con il sistema delle piccole e medie imprese“.