A sentire le forze di opposizione presenti in Consiglio a Conversano il Sindaco si è negato al confronto e, di conseguenza, la celebrazione di un Consiglio comunale rappresenterebbe, per loro, solo una “perdita di tempo”.
Ora, prima ancora di ogni considerazione di natura politica, quale concezione della democrazia può avere chi parla della massima assemblea cittadina come di una “perdita di tempo”?
Quale idea delle regole hanno? Eppure lo Statuto del Comune di Conversano (art. 16) e il Regolamento del Consiglio Comunale (art. 50, art. 88) assegnano al Presidente del Consiglio e a un quinto dei consiglieri il potere di convocare sia la Conferenza dei Capigruppo che il Consiglio Comunale. Avrebbero avuto anche in numeri per presentare e approvare una mozione di sfiducia (art. 94 del Regolamento).
Ma né il Presidente del Consiglio, né i consiglieri hanno ritenuto giusto seguire questa via, hanno preferito presentare le dimissioni e evitare una discussione che, quanto meno, avrebbe consentito a tutti i cittadini di capirne di più.
E invece no, la proposta era quella di un fantomatico governo di salute pubblica (a proposito, non se ne ricorda uno che abbia mai funzionato…) da costituire, però, non alla luce di un confronto aperto nella sede istituzionale ma nelle segrete stanze. Perché il Consiglio Comunale, si sa, è una “perdita di tempo”….