La Giusta Causa: “temiamo che il caso Conversano non sarà isolato”

L’associazione presieduta dall’avv. Michele Laforgia chiama in causa Decaro ed Emiliano

Bari – Mentre iniziano le prove generali per tornare gradualmente alla normalità, la politica sembra ripartire dai giochini di potere, dalle oscure manovre pre-elettorali, dall’attacco irresponsabile ai Sindaci e alle Amministrazioni Comunali democraticamente elette. Di certo contro gli interessi delle comunità, a cui un lungo periodo di commissariamento può far male quanto un nuovo lockdown.

Il primo caso, temiamo non isolato, è quello del Comune di Conversano, il cui Sindaco, Pasquale Loiacono, è stato sfiduciato, con la sua Giunta di centrosinistra, proprio nei giorni critici della gestione dell’emergenza sanitaria, nonostante l’ampio consenso per gli atti adottati, i progetti approvati e le opere in corso di realizzazione.

E quando questo succede ad opera di (ex) consiglieri comunali già accasati con assessori regionali o in via di collocamento nelle liste a supporto del Presidente regionale uscente, c’è davvero da preoccuparsi.

Quali sono le ragioni di questa crisi, a soli due anni dall’insediamento della nuova Amministrazione, nonostante l’approvazione del bilancio e senza alcun dibattito in consiglio comunale? Quali scopi perseguono i consiglieri dimissionari e chi ne muove le fila? Cosa dicono di questo scioglimento improvviso e anticipato i partiti, le associazioni e i movimenti dell’area democratica e progressista? E cosa ne pensano il Sindaco della Città Metropolitana Antonio Decaro e il Presidente della Regione Michele Emiliano, che di quest’area sono le espressioni istituzionali più autorevoli?

Le amministrazioni locali e i sindaci sono stati fondamentali nella gestione dell’emergenza sanitaria, economica e sociale. Grazie ai Comuni i cittadini hanno ottenuto i primi, indispensabili aiuti, mentre INPS e Regioni annegavano nella burocrazia e nelle estenuanti istruttorie delle domande di FIS, CIGO e CIG in deroga. Senza istituzioni democraticamente elette, ben amministrate e sostenute dalle rispettive comunità, non andrà tutto bene e non ne usciremo migliori.

È tempo allora di tornare alla buona politica, coerente, trasparente, credibile. Siamo tutti chiamati a dimostrare da che parte stiamo e con chi. Perché questo è il tempo di costruire progetti per il futuro. Perché occorre una nuova cultura politica, fondata sull’impegno e sulla responsabilità. Perché “vivere vuol dire essere partigiani. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città”.

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