Operazione dei carabinieri che hanno notificato ordinanza di custodia cautelare a Masciopinto e arresti domiciliari a De Finis
IL COMUNICATO
BARI – I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di MASCIOPINTO Domenico cl. ’84, e agli arresti domiciliari per DE FINIS Antonio cl.91, per i reati di detenzione e porto di arma da guerra e ricettazione, con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare l’attività dell’associazione mafiosa “Clan DI COSOLA”. Le indagini, che hanno permesso di accertare l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei due arrestati per la detenzione e il porto abusivo di un fucile d’assalto AK 47 c.d. Kalashincov, sono state condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, che condividendo le risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo dal GIP del Tribunale. Dalle indagini è emerso che l’arma da guerra è stata a disposizione del clan DI COSOLA nel corso del contrasto armato con l’avverso clan STRISCIUGLIO nel quartiere San Pio di Bari e successivamente consegnata nel 2018 a MASCIOPINTO Domenico non appena scarcerato dopo aver espiato 13 anni di reclusione per aver preso parte al “commando” che la sera del 2 ottobre 2003 cagionò la morte del povero MARCHITELLI Gaetano.