Pasquale Loiacono: “Mi auguro che la giunta si decurti la propria indennità del 20% per destinarla all’emergenza sociale come facemmo noi”

Intervista all’ex sindaco sui primi passi della nuova amministrazione

Conversano – Con l’intervista all’ex Sindaco Pasquale Loiacono, attuale consigliere comunale, inizia una serie di incontri di Oggiconversano con le protagoniste e i protagonisti della vita politica, economica e sociale della città. Ascolteremo tutti senza distinzione alcuna. Cercheremo di ricreare le condizioni di un dibattito pubblico del quale si sente un estremo bisogno. Ci sforzeremo di esaltare la forza del confronto, nel metodo e nel merito, di questa nostra comunità cercando di elevare al rango di patrimonio collettivo ogni opinione.
All’ex sindaco Loiacono abbiamo chiesto di parlarci di questa prima fase di attività amministrativa dopo le elezioni del 20 e 21 settembre.

1) Consigliere Loiacono, la manovra di variazione di bilancio e riequilibri è stata approvata in un Consiglio Comunale dove non c’è stato alcun intervento di consiglieri di maggioranza. Cosa significa questa mancanza di dibattito che vede solo interventi delle opposizioni, del sindaco e qualche assessore?

 Sostanzialmente é un Consiglio comunale abbastanza giovane e pertanto comprendo l’approccio dei neo eletti. Questo, ovviamente, può costituire un pregio se, un attimo dopo, si prende coscienza del ruolo e con particolare impegno, si affronta responsabilmente il complesso lavoro amministrativo. Si deve ben comprendere che ci sono in gioco gli interessi di una città intera.  

2) Lei ha sollevato la questione riguardante il silenzio di sindaco e giunta circa le proprie indennità, facendo rilevare che mesi fa lei stesso, e la giunta dell’epoca, decise di versare il 20% dell’indennità a favore del conto corrente destinato all’emergenza sociale causata dalla pandemia. Tornerete a chiedere a sindaco e giunta di fare la stessa cosa?

Nell’aprile scorso, all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione, che ha anche consentito all’attuale amministrazione di poter impegnare danari sulle iniziative per il prossimo Natale, noi decidemmo di devolvere nel conto donazioni il 20 % delle nostre indennità. Mi auguro che gli attuali amministratori si comportino allo stesso modo. Di certo non puoi forzar nulla, donare a qualcuno è una scelta del tutto personale. Noi lo abbiamo fatto.

3) Sono state impegnate dalla giunta risorse economiche pari a circa 40mila euro per luminarie natalizie, associazioni e artisti. Cosa ne pensa?

Non capisco quale utilità potranno avere gli eventi natalizi con le limitazioni esistenti? Come ho detto in Consiglio, al momento, avrei fatto altro tipo di scelte. Gli eventi (inclusi i contributi per le feste religiose) costeranno alla collettività ben 45.000 euro. E’ una somma che avrei risparmiato ed utilizzato diversamente, magari per sostenere le attività economiche penalizzate dalle varie chiusure (bar, ristoratori, etc.) unitamente ai fondi del DUC (pari a 200.000) ancora giacenti nelle casse comunali. Gli artisti, invece, percepiscono indennità a loro dedicate e poi, ribadisco, non capisco cosa potranno fare in questo periodo se risulta difficile tenere eventi pubblici.

4) La prima uscita del sindaco Lovascio come assessore ai lavori pubblici, per la qualcosa è titolare della delega, è stata complicata. Nel senso che è stato costretto a ritirare il punto in questione (una strada a farsi come prosecuzione di via Iacovazzo in adiacenza alla zona artigianale) in quanto l’iscrizione all’ordine del giorno del consiglio di questa opera è risultato carente di procedure, come fatto rilevare dal consigliere Galiano. Di che opera si tratta? E cosa ne pensa di questo scivolone alla prima uscita?

Questi sono passaggi che sicuramente devono far riflettere e che devono indurre l’attuale amministrazione a riporre molta attenzione nel lavoro amministrativo che compie. La superficialità non è consentita a nessuno e gli atti vanno verificati punto per punto prima dell’approvazione. Mi rendo conto che è un lavoro abbastanza faticoso ma non si possono commettere errori. Per un intervento del tipo quello che si intendeva realizzare (strade)  non farlo rientrare preventivamente nel piano triennale delle opere pubbliche è davvero grave. Se fosse passato avrebbero compromesso tutta la manovra di assestamento. 

5) La situazione in città sul covid, e sul numero dei contagi, è seria. Siamo a quasi 90 positivi, 89 per la precisione secondo le ultime notizie date dal sindaco, e con un periodo natalizio da affrontare. Cosa pensa si debba  mettere in campo per un maggior controllo del nostro territorio e cosa chiede ai cittadini?

Questa seconda ondata di contagi è diversa dalla prima, ma in molti fanno finta di niente. C’è parecchia leggerezza e le conseguenze sono ben note. L’attività di controllo e monitoraggio dei soggetti positivi ha parecchie lacune. Al contrario, attraverso un maggiore impegno sul territorio ed una seria acquisizione di informazioni, si otterrebbe una migliore gestione della problematica che, al contrario, risulta abbastanza critica.

6) Scuola, imprenditori e commercianti. Quali sono i suoi suggerimenti per affrontare una crisi che mostrerà i suoi segnali evidenti nei prossimi mesi?

 E’ un discorso complesso che richiederebbe del tempo. Posso dire che il “covid 19”, se per molteplici aspetti sta segnando un momento drammatico della nostra storia, per altri, può costituire un’occasione imperdibile per rilanciare diversamente una società nelle sue varie articolazioni. E tutti, ma proprio tutti, siamo chiamati a questa svolta epocale, non dobbiamo assolutamente rimanere indietro e questo, in particolare, vale per una pubblica amministrazione. La stessa “New generation EU”, ad esempio, sarà uno degli strumenti chiave per riavviare un sistema economico e sociale da ripensare.

7) Le sacche di povertà, anche nella nostra città, sono sempre più evidenti. Quali possono essere le misure di contrasto, oltre a quelle contingenti che saranno affrontate nei prossimi giorni con i buoni spesa? Lei intravede una visione dell’amministrazione comunale sul tema?

 Per la verità al momento (e siamo in ritardo) non è dato sapere che tipo di visione ci sia sul tema, che, indubbiamente, è parecchio delicato e costituisce motivo di interesse per la collettività intera; nè quali saranno i criteri per l’utilizzo dei fondi dedicati al disagio. Le somme sono abbastanza importanti. Il Sindaco, in consiglio, ha riferito che a breve saranno comunicate le modalità di erogazione degli stessi fondi. Seguiremo gli sviluppi con particolare attenzione .

8) Conversano ha più di 300 percettori del reddito di cittadinanza. Che, al momento, non sono ancora stati impegnati dall’amministrazione comunale in lavori utili per la comunità, come ad esempio davanti le scuole oppure in controlli del territorio e del patrimonio pubblico. Cosa ha intenzione di fare per impegnare l’amministrazione comunale a procedere con celerità?

Sarà nostra premura sollecitare l’argomento per render possibile quanto prima l’utilizzo dei percettori del reddito, in modo da evitare spesa inutili per la pubblica amministrazione che, proprio di recente, ha già attinto da altri fondi.

9) Il sindaco, su suggerimento di una insegnante della scuola primaria, ha istituito la delega alla “gentilezza”. Secondo lei di cosa si tratta?

Esser gentili, corretti, onesti, rispettosi del prossimo, sono caratteristiche che dovrebbero appartenere un po’ ad ognuno di noi e l’idea dell’amministrazione è sicuramente meritevole di apprezzamento. L’auspicio è che, in un clima sociale abbastanza controverso, ai buon intendimenti segua un comportamento amministrativo coerente e in linea con le buone intenzioni.

10) Lei ha fatto il sindaco in un momento difficile per la politica a cui poi si è aggiunto quello dovuto alla pandemia. Cosa rifarebbe e cosa non rifarebbe di quella esperienza?

Esser Sindaco della tua città è una esperienza straordinaria, sei inevitabilmente il centro di riferimento per i cittadini che consideri un’unica famiglia da difendere e tutelare. E l’esperienza dell’emergenza vissuta nei mesi del lockdown ne è stata testimonianza autentica. In quell’occasione ho capito appieno l’importanza dell’amministrare in favore di una comunità, allora impaurita e silenziosa. Un compito che ho assolto assieme ai miei assessori ed nel quale ci siamo spesi per una collettività in seria difficoltà. Adoperarsi per il prossimo è sempre gratificante e ti appaga dei pesanti sacrifici di un ruolo molto particolare.
Per rispondere alla seconda parte della domanda le voglio dire che credo molto nel prossimo, ma questo a volte è un limite ed in politica non paga assolutamente. Ho riposto fiducia in chi non meritava, pagando, poi, un prezzo troppo elevato.

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