Mentre si fa sempre più caotica la situazione dei vaccini a domicilio per gli over 80
Conversano – “Avevamo prenotato da tempo per la vaccinazione a domicilio di un nostro congiunto in quanto over 80 e, al tempo stesso, soggetto fragile. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna chiamata né tanto meno comunicazioni dai medici. Abbiamo così deciso qualche ora fa di recarci in farmacia, annullare la prenotazione e farne una non a domicilio. Domani stesso accompagneremo il nostro congiunto a Putignano. Se pur over 80 e soggetto fragile sarà costretto ad uscire di casa. Parlare di inefficienza è poco, qui si tratta di persone nei posti chiave che hanno una gran confusione e nessuno ti sa dare indicazioni”. Questa la dichiarazione di una signora che abbiamo incontrato in farmacia e che ci ha illustrato un caso, il suo, che può essere mutuato con altre centinaia. Gli over 80 che hanno chiesto per tanti motivi la vaccinazione in casa sono ancora in attesa e c’è chi sta pressando gli uffici regionali, compreso quello dell’assessore regionale Lopalco, per farsi dare risposte che non arrivano. Mentre negli uffici della ASL si naviga a vista.
Intanto l’esclusione della nostra città come sede di uno degli hub vaccinali sta facendo discutere. La città capofila dell’ambito territoriale, con Polignano a Mare e Monopoli, è rimasta al palo. E tanti sono i dubbi che stanno sorgendo circa questa situazione creatasi nel nostro ambito. E c’è chi adombra motivi legati al “potere politico” di alcune città che, invece, avendo meno abitanti si sono viste riconoscere l’hub nel proprio territorio. L’esclusione della nostra città fa registrare le prime dichiarazioni e le preoccupazioni dei cittadini che saranno costretti a raggiungere altri paesi per vaccinarsi. E non tutti saranno nelle condizioni di poterlo fare.
(Maurizio Galiano, presidente Commissione Speciale Sanità) Mi sono subito attivato per capire come si stesse muovendo l’amministrazione in merito a questa problematica. Ho sentito il sindaco il quale mi ha assicurato che l’amministrazione sta gestendo il caso e si è già attivato per risolvere il problema. E’ molto importante avere questo servizio direttamente nella nostra città, visto il fabbisogno e vista la disponibilità di diverse strutture pubbliche da mettere a disposizione della ASL.
(Serena Perrone, segretario politico Fratelli d’Italia) A pochi mesi dall’apertura a Conversano, presso il campo sportivo “P.Lorusso”, della prima postazione (drive – through) dell’esercito della Brigata “Pinerolo” per effettuare i tamponi a copertura di tutto il Sud Est barese, ci saremmo aspettati una comunicazione circa i centri vaccinali anti Covid19 ( hub ). In realtà, una notizia è arrivata, ma non comprenderebbe il Comune di Conversano, mentre i comuni vicinori, si. Ancora una volta la questione sanità nella nostra città è mal gestita nonostante sia dotata di spazi dove effettuare i vaccini. Avere in loco l’hub, significa assicurare una elevata percentuale di cittadini vaccinati contribuendo a velocizzare il ritorno alla normalità e alla riapertura delle attività. Il tutto arrecando anche meno disagi ai cittadini.
(Antonio Renna, coordinatore CGIL Conversano) La notizia dell’esclusione di Conversano da città con hub vaccinale non è una buona notizia, considerando il numero di contagiati e persone in isolamento fiduciario. La CGIL sollecita l’Amministrazione Comunale ad attivarsi con determinazione, per l’attivazione di un centro vaccinale anche a Conversano. Se così non fosse, l’Amministrazione Comunale si attrezzi con un servizio di trasporto al fine di accompagnare coloro che devono vaccinarsi e che non possono raggiungere le sedi designate da soli. Inoltre la CGIL ha indirizzato al presidente della Commissione Sanità del Comune di Conversano, Galiano, una nota in cui si sollecita l’attivazione dell’ospedale di comunità per il potenziamento della medicina territoriale, la vera lacuna emersa dalla pandemia”
(Sebastiano Cascella, consigliere comunale Cultura Pugliese) In merito alla presenza su conversano del hub vaccinale il comune ha offerto la propria disponibilità logistica e umana nelle sedi competenti. In momenti di emergenza gli avvenimenti si evolvono con turbolenza ma penso che l’obiettivo sia il fine di vaccinarci tutti al più presto. Certo in caso di diversa organizzazione bisognerà pensare a formule alternative di assistenza per chi non potrà raggiungere in autonomia il centro, ma come ho già detto sono tempi in rapida evoluzione e la collaborazione di tutti é fondamentale.
(Chiara Candela – segretario politico di Conversano Bene Comune). Il movimento politico Conversano Bene Comune rileva che i cittadini di Conversano hanno appreso oggi dalla stampa che, con nota del 24 marzo scorso, ASL Bari dettagliava l’operatività per giorni e orari dei cosiddetti “Punti Vaccinali di Popolazione” già attivi in alcuni comuni dell’area metropolitana, e che Conversano non è tra questi.
Eppure Conversano è capofila del distretto socio-sanitario (insieme a Polignano e Monopoli), ma Polignano e Monopoli lo saranno. Eppure il PTA di Conversano è già punto vaccinale da inizio marzo per gli ultra ottantenni ed è in queste settimane riferimento anche per altri comuni limitrofi. Eppure Polignano ha una popolazione inferiore a quella di Conversano, che però non annovera tra i propri residenti un sindaco rappresentante regionale di ANCI, nè un direttore del Dipartimento regionale Salute. Eppure il Sindaco di Conversano ha più volte assicurato nelle scorse settimane che in città si sarebbe organizzata al meglio la campagna vaccinale. Auspichiamo che il Sindaco si sia già attivato con ASL Bari per porre rimedio alla mancanza di un punto vaccinale covid a Conversano, soprattutto a tutela dei cittadini che non possono autonomamente spostarsi in altro comune, e che altrettanto chiedano tutti i consiglieri comunali e la commissione speciale sanità. Auspichiamo che ormai quotidianamente venga fornita alla cittadinanza adeguata informativa sull’andamento della campagna vaccinale.
(Ciccio Magistà, ex assessore al Welfare del Comune di Conversano) In queste ore i cittadini Conversanesi scoprono di non potersi avvalere di una hub sul territorio per le vaccinazioni covid così come previsto nei provvedimenti Regionali. Nella stessa incertezza e sensazione di abbandono si trovano tutti i pazienti fragili e i loro caregiver, tra questi rientrano ovviamente tutte le persone con patologie tali da aver determinato una condizione di non autosuffiicienza e pertanto riconosciuti persone in situazione di handicap grave. Oggi questi pazienti non sanno come e quando riceveranno il vaccino poiché i loro medici di base non hanno ricevuto dalla Asl Bari l’elenco dei pazienti da contattare per somministrarlo nei tempi annunciati dalla Regione Puglia. Questa situazione è intollerabile poiché crea incertezza e senso di abbandono in queste fasce di popolazione. Pertanto chiedo all’amministrazione comunale di attivare immediatamente un canale con Asl – Bari e il distretto socio sanitario per dare risposte immediate, chiare e ufficiali a questi pazienti mettendo, come si fa in questi momenti, al primo posto chi non può tutelarsi da solo.