Donazione di sangue ai tempi della pandemia. “La gente di Conversano è generosa ma si può fare ancora di più”

A colloquio con i presidenti della FRATRES e dell’AVIS, Vito Belvito e Angelo De Leonardis

Conversano- La donazione di sangue ai tempi della pandemia non si è fermata. Ce lo confermano in questa intervista i presidenti delle associazioni dei donatori Vito Belvito (Fratres) e Angelo De Leonardis (Avis). Se pur è stato registrato un lieve calo in percentuale, si può dire che il sistema della donazione ha tenuto.
Quello della donazione rimane uno dei gesti più solidali che si conoscano e che a Conversano ha una tradizione di decenni.
I presidenti Belvito e De Leonardis sottolineano l’importanza, in questo periodo di pandemia, dei rigidi protocolli utilizzati per la donazione e gli spazi a disposizione negli ambienti dell’ex ospedale che hanno consentito di svolgere le operazioni in perfetta sicurezza. E lì che si esprime il sentimento dei conversanesi definiti dagli stessi presidenti “generosi”. Ma, come è logico e auspicabile, si potrebbe fare molto di più.

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