Il problema principale rimane il reperimento delle risorse economiche. Al momento disponibili solo 12, 1 milioni assegnati al territorio di Conversano dall’ex assessore regionale Giannini. Si riaccende il dibattito in città
Conversano – Continua a tenere banco il tema dell’interramento dei binari, dopo lo studio di fattibilità presentato dalle Ferrovie del Sud est che è riuscito a scontentare tutta la città. Da più parti si sono levate voci contrarie all’ipotesi di chiusura di più passaggi a livello ed eventuali sottopassi previsti in luoghi praticamente impossibili (via Guglielmi, per esempio).
Archiviata questa ipotesi il tavolo tecnico tenutosi lunedì 3 maggio in sala giunta a Conversano si è chiuso con l’impegno dei tecnici delle FSE di lavorare all’ipotesi interramento dei binari. Al momento, si ricorderà, sono stati impegnati dalla Regione 12,1 milioni di euro per il territorio di Conversano. Risorse non sufficienti per qualsiasi ipotesi di interramento, per cui il lavoro dei tecnici delle FSE (nella speranza che non siano gli stessi che hanno partorito lo studio di fattibilità sonoramente bocciato da tutti) rischia di diventare aleatorio e accademico se non supportato dal reperimento di risorse economiche aggiuntive, tante, che solo la Regione Puglia potrebbe individuare. E, al momento, dall’assessorato ai Trasporti fanno sapere che di nuove risorse non se ne parla.
E’ il caso di dire che anche il treno del Recovery Fund è passato e non si è vista la volontà regionale di investire in infrastrutture fondamentali nel territorio. Le schede inviate dalla Regione al governo non prevedono quella dell’interramento dei binari né della città di Rutigliano, né di Conversano. E nemmeno la città metropolitana, interessata per definizione a dare risposte a tutto il suo territorio, ha proposto interventi di questo tipo. Nel Recovery Plan, invece, è entrata la scheda del Comune di Bari per il restyling del Lungomare Sud San Giorgio che riceverà un finanziamento pari a 75 milioni di euro. Anche qui si tratta di una questione di peso politico per la distribuzione delle risorse pubbliche disponibili ed eccezionali perché legate al momento. E, in questo momento, sembra che il peso politico di Conversano sia impercettibile.
Quindi, in attesa che i tecnici delle FSE presentino il nuovo studio di fattibilità, ci sarebbe bisogno di un’azione corale e comune della città di Conversano affinché le risorse aggiuntive ai 12,1 milioni di euro siano individuate dalla Regione e messe a disposizione. Altrimenti l’eventuale nuovo lavoro dei tecnici delle FSE potrebbe accrescere il già nutrito numero di proposte rimaste nei cassetti e mai realizzate.
Intanto il dibattito pubblico in città continua incessante. L’ex consigliere comunale Pasquale Gentile, con un post su facebook ha precisato con preoccupazione: “Dopo le dichiarazioni del Sindaco e del Direttore dall’ufficio tecnico comunale rilasciate ieri in Conferenza capigruppo tenutasi nel Comune di Conversano inerenti la questione ferrovia appare urgente e improcrastinabile che il Sindaco informi la città. Giungono notizie gravi. Si parla di realizzare un interramento a trincea aperta (ossia un scavo profondo almeno 10 metri e largo almeno 12) all’interno del quale far passare un doppio binario. Inoltre sono stati preannunciati, secondo le notizie di ” espropri e abbattimenti di case “. Serve subito chiarezza e verità. Spero che intervenga subito chi di dovere e chiarisca lo stato dell’arte. Mi riservo di rendere appena possibile altre dettagliate informazioni. Invito tutte le forze politiche e associative della città a prestare la massima attenzione“.
Di diverso parere l’ex candidato sindaco del M5S Valerio Conte: “È la soluzione più sensata e l’unica che renderebbe la città fruibile. Non credo ci saranno espropri di case, ma al massimo di un po’ di terra. Hanno fatto le metropolitane ovunque, non vedo perché non è possibile rendere moderna una ferrovia come le FSE e farla diventare la metropolitana del turismo!”
E c’è anche chi ipotizza che la migliore delle soluzioni sarebbe quella di uno spostamento dei binari e della stazione. Tutte ipotesi suggestive ma nessuna supportata da un gruzzolo di euro che solo Ministero e Regione Puglia possono mettere a disposizione. Ma al momento si viaggia su un…binario morto.