Il comitato sarà presieduto dal presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Gallo
Conversano – Il 25 settembre del 1921, cento anni fa, il giovane deputato conversanese Giuseppe Di Vagno fu ucciso da giovani fascisti a Mola di Bari. Fu la prima vittima del fascismo che non si era ancora insediato al governo ma seminava panico e terrore soprattutto nei territori. La figura di Di Vagno, più volte evocata, ha rappresentato soprattutto per il Mezzogiorno d’Italia uno dei prezzi più alti pagati da figli del Sud che difendevano i contadini dalle sopraffazioni e soprusi dei “signorotti”.
Da circa un ventennio è la Fondazione intitolata allo stesso giovane deputato a rendere viva la sua figura. Con sede a Conversano nei locali comunali del monastero di San Benedetto, sarà questa istituzione culturale ad assumere le iniziative dell’organizzazione delle celebrazioni del Centenario dell’assassinio di Giuseppe Di Vagno.
IL COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE
Sarà un anno all’insegna della ricerca storica, della passione civile e della collaborazione, quello che attende la Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”.
Le celebrazioni del Centenario dell’assassinio di Giuseppe Di Vagno, infatti, si sono aperte formalmente con l’insediamento del Comitato nazionale, istituito dal Ministro della Cultura Franceschini, dopo aver ricevuto il parere favorevole delle Commissioni Cultura di Camera e Senato in base alla Legge n. 420 del 1997.
Alla seduta che si è tenuta a Conversano, nel Monastero di San Benedetto, sede della Fondazione Di Vagno, hanno partecipato tutti i componenti del Comitato e dunque il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio, l’assessora alla cultura di Conversano Caterina Sportelli, l’assessora alla città attrattiva (turismo, cultura e marketing territoriale) e gioventù del Comune di Mola di Bari Graziana Loiotine delegata del sindaco Giuseppe Colonna, la professoressa Angela Borrelli dirigente del Liceo “Simone- Morea” di Conversano, Filippo Giannuzzi segretario generale della Fondazione Di Vagno, Daniela Mazzucca neo-eletta vicepresidente della Fondazione, socia fondatrice della Fondazione e già sindaca della città di Bari, l’avvocato Gianvito Mastroleo presidente della Fondazione e l’avvocato Franco Gallo docente universitario, presidente emerito della Corte Costituzionale e attuale presidente dell’Istituto Treccani. A fare le veci del presidente Michele Emiliano, invece, è intervenuto Aldo Patruno direttore del dipartimento turismo economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, mentre a rappresentare il sindaco Antonio Decaro, è intervenuta la dottoressa Maria Grazia Magenta dirigente del Servizio Beni e Attività Artistiche e culturali.
All’unanimità, come primo atto ufficiale, sono stati nominati il presidente e il segretario e tesoriere del Comitato, rispettivamente Franco Gallo e Filippo Giannuzzi.
“Non vi era una sola ragione per non accogliere l’invito che mi fu rivolto a presiedere il Comitato per il Centenario Di Vagno – ha affermato il presidente Franco Gallo – Giuseppe Di Vagno è una pietra miliare nel socialismo pugliese e il suo assassinio è a fondamento dell’antifascismo nazionale. Il programma che sarà realizzato in questo Centenario, lungi da ogni retorica celebrativa, mediante il contributo di storici non solo italiani, assicurerà un contributo essenziale alla rilettura di un pezzo tutt’ora non completamente esplorato della nostra Storia nazionale“
“Con l’insediamento del Comitato – ha ricordato Gianvito Mastroleo – si realizza un obiettivo che la Fondazione ha perseguito per anni per consolidare le finalità di assicurare alla vicenda storica che portò all’assassinio di Di Vagno il posto che merita nella storia italiana e nella storiografia dell’antifascismo nazionale. Mi preme sottolineare infatti che la svolta verso la scelta della violenza per la conquista del potere da parte del fascismo, si realizza proprio con l’assassinio Di Vagno. Siamo particolarmente contenti, inoltre, per l’adesione convinta che ci è stata assicurata dal Comune di Mola: è il segno che giunge, attraverso la sua rappresentanza istituzionale, che il popolo di Mola non ha mai accettato quella macchia di infamia con la quale i fascisti sporcarono la Città e le sue nobili tradizioni. E non a caso il programma del Centenario prenderà avvio proprio da Mola di Bari il 24 settembre, là dove tutto ebbe inizio”.
I dettagli del programma del Centenario verranno resi noti tra qualche settimana. Si tratta di un programma che pone al primo posto il mondo della Scuola, tanto da creare una “Rete di scopo” fra i Licei della Puglia, e l’Università di Bari dove si svolgeranno sei seminari nel prossimo autunno.Prende il via