Sono i primi cittadini di Mola di Bari, Conversano, Rutigliano e Polignano a Mare. Il consigliere regionale di FI Lacatena invita tutti a non illudere i cittadini
Conversano – Con il silenzio di Antonio Decaro, presidente della Città Metropolitana e dal quale tutti si aspettavano un’iniziativa dopo l’adozione del Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani ad opera della giunta regionale, sono stati quattro sindaci a chiedere alla collega Fiorenzia Pascazio, sindaca di Bitetto e delegata ANCI Ambiente di Puglia, la convocazione di un urgente incontro a tutti i primi cittadini della Città Metropolitana. Si ricorderà come, nel piano adottato dalla giunta regionale e non ancora approdato in Consiglio Regionale per l’ulteriore passaggio per l’approvazione definitiva, il deliberato prevedeva due opzioni circa il sito di contrada Martucci. O la riapertura delle vasche A e B a suo tempo sequestrate, oppure l’individuazione di un altro sito nel territorio della Città Metropolitana “a spese dei comuni“. Un’ipotesi alquanto campata in aria date sia le indisponibilità dei territori di ospitare nuove discariche sia le risorse necessarie per mettere su un ulteriore impianto.
E così i sindaci di Mola di Bari (Colonna), Conversano (Lovascio), Rutigliano (Valenzano) e Polignano a Mare (Vitto) tentano di coinvolgere i colleghi per una presa di coscienza della situazione che si sta venendo a creare. Premesso che dal governo regionale arrivano segnali chiari di decisione ormai già presa attraverso il governatore Emiliano e l’assessora all’Ambiente Maraschio, è il silenzio del sindaco metropolitano Antonio Decaro a far discutere. Infatti, per come è formulata la delibera adottata dal governo regionale, essendo prevista come seconda opzione la possibilità di individuare un altro sito nel territorio della provincia di Bari, in tanti aspettavano un segnale dal presidente della Città Metropolitana. Segnale che non è arrivato e che evidentemente mostra l’imbarazzo con il quale lo stesso Decaro sta affrontando questo problema.
Non c’è dubbio che, in questa vicenda, più che le valutazioni oggettive stiano prevalendo le opportunità politiche che in qualche modo determinano il destino di questa vicenda.
A sembrare completamente sguarnita di interlocutori politici regionali sembra essere la Città di Conversano la cui amministrazione e il cui Consiglio Comunale hanno esternato ufficialmente la propria posizione di contrarietà ad ogni ipotesi di riapertura, senza per questo riuscire a far prevalere le proprie ragioni nemmeno a quegli interlocutori che solo un anno fa sono stati gli innaturali alleati del sindaco risultato eletto.
Da segnalare la presa di posizione del consigliere regionale monopolitano Stefano Lacatena (FI) che invita a non illudere i cittadini dando per scontata la decisione già presa: “Sulla discarica Martucci non possiamo accettare che la comunità venga ancora illusa e presa in giro sulla possibilità di un dietrofront, quando le carte, ormai, viaggiano sui binari amministrativi: la Giunta regionale, infatti, ha varato il Piano dei Rifiuti in cui si stabilisce che il sito sarà attivato. Certo, l’ha fatto ignorando la volontà locale, gli atti amministrativi degli enti, gli atti giudiziari e le relazioni tecniche; ma ormai l’ha fatto. Ci sorprende che, dinanzi ad una tale evidenza, ci siano esponenti del centrosinistra che vagano nei territori, condividendo la bontà delle ragioni dei cittadini che da tempo manifestano la loro contrarietà. Nessuno di questi esponenti, però, si è preso la briga di far desistere dall’intento l’assessore regionale Maraschio, espressione della loro coalizione.
Ebbene, in un clima di ipocrisia propagandistica che offende le sacrosante ragioni della popolazione, ritengo di dover formulare (e formalizzare) alcune proposte concrete. Dunque, posto che la discarica Martucci sarà attivata, chiediamo la bonifica ambientale delle tre vasche ormai esaurite e la messa in sicurezza delle due vasche che, invece, serviranno per il deposito dei rifiuti. Ma non basta: è prevista la compensazione del “disagio” nei confronti dei Comuni coinvolti (Rutigliano, Conversano e Polignano). E’ una misura che “premia” gli enti locali, ma senza essere percepita dai cittadini. Ergo, noi chiediamo che siano varate contestualmente delle misure in grado di alleggerire gli oneri fiscali a carico della collettività.
Un esempio fra tutti: le comunità interessate dovrebbero ricevere degli sconti cospicui sulla Tari. Per noi è questo fare politica, perché continuare ad irrorare il terreno degli slogan, quando ormai “i giochi sono fatti”, aggiungerà al danno anche la beffa. Invece, ammettere che saranno conferiti i rifiuti in discarica perché la Giunta ha già deciso e battersi per consentire ai cittadini di avere delle forme di ristoro per i disagi, assieme alla garanzia di messa in sicurezza e bonifica ambientale dei siti, è intraprendere un cammino di serietà e lealtà nei confronti dei pugliesi. Sarà questo il leitmotiv del nostro impegno a riguardo nei prossimi giorni”.