Viene da Rutigliano il tredicenne Michele Porrelli, campione d’Italia di judo categoria under 15

Vero talento e promessa frequenta Judo Team Iacovazzi di Valenzano

RUTIGLIANO – Michele Porrelli, 13 anni, ha recentemente conquistato il titolo italiano esordienti B di judo nella categoria under 15 per i  <38 kg a  lido Ostia(RM). Frequenta Judo team Iacovazzi di Valenzano. Vederlo salire sul  podio è ormai una consuetudine: ha già ricevuto molti premi a livello regionale, bronzo a livello nazionale e qualche giorno fa, grazie alla determinazione, l’ostinazione, la passione e l’impegno, è riuscito a vincere anche la meritata medaglia d’oro.
Oggiconversano non ha perso occasione di conoscere la giovane promessa, non solo per complimentarsi dell’onorificenza, ma anche per augurare una splendida carriera sportiva, affinché questo ragazzo diventi un esempio da seguire.

 A che età hai iniziato a fare judo?
Ho iniziato a fare judo a 5 anni, in una piccola palestra del mio paese:Rutigliano.

Cos’è per te il judo?
Per me judo è passione, é uno stile di vita. È uno sport che mi regala tanto, perché riesco a confrontarmi con i miei amici. Grazie a questa disciplina conosco tanta nuova gente ogni giorno.

Come si svolge la tua giornata tipo da atleta?
La mia giornata inizia sempre con una corsetta mattutina di qualche chilometro, quindi mi sveglio molto presto; subito dopo faccio una ricca colazione per poter affrontare al meglio la mia giornata scolastica. Dopo pranzo, svolgo i compiti assegnati e poi vado agli allenamenti di Judo. Mi alleno 6 giorni su 7 per almeno 2 ore al giorno. La sera, quando torno a casa, stanco ma soddisfatto, ceno e alcune volte, prima di andare a letto, finisco di studiare, perché per me è fondamentale anche essere un bravo studente.

Quali sono stati, finora, il momento più bello e il momento meno bello della tua carriera?
Nel mio percorso, il momento più bello è sicuramente il più recente, ovvero essere il Campione d’Italia; il meno bello è stato ovviamente, come per tutti gli atleti, il periodo del lockdown, poiché sono stato  costretto ad allenarmi in casa, pur di non perdere la  forza e la forma fisica.

Quali sono, secondo te, i tuoi punti di forza e gli aspetti su cui invece credi di poter migliorare?
I miei punti di forza sono la dedizione, il mio carattere e la voglia di crescere in questo sport. Sicuramente  ho ancora tanto da imparare e migliore sia caratterialmente che tecnicamente.

Cosa diresti ai nuovi allievi?
Ai nuovi iscritti posso solo confermare che judo regala emozioni uniche; l’importante è metterci impegno, testa, cuore e anche anima.

 A chi dedichi questa vittoria?
La mia vittoria è frutto di un lavoro di squadra, perciò la dedico ai miei amici, ai miei parenti, al mio grande maestro Michele Iacovazzi, ai miei genitori che mi supportano e mi sopportano e a tutti coloro che credono in me e mi danno la forza di affrontare le gare, perché è grazie a tutti loro che io oggi sono Campione d’Italia.

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