Peter Medawer premio Nobel per la medicina nel 1960 definì i virus come “ un pezzo di cattive notizie avvolto in proteine”. Come dargli torto visto che la scoperta della nuova variante del Sars Cov 2, ribattezzata “omicron”, ha riportato sconforto e senso d’impotenza tra la popolazione ed anche tra la comunità scientifica.
Ma veniamo ai fatti. Nelle scorse settimane alcuni medici africani hanno comunicato di aver isolato e sequenziato una nuovo ceppo del Sars Cov 2 che è risultato più contagioso della variante delta. Nel giro di pochi giorni casi isolati di Covid causati da omicron sono stati segnalati in Europa, Stati Uniti ed anche alle Hawaii. Che differenza c’è tra questa variante e le precedenti? Trentadue mutazioni a livello della proteina spike . Tradotto significa che il virus sta facendo il suo lavoro per continuare a sopravvivere e l’unico modo che conosce è quello di mutare per poter sfuggire al controllo del nostro sistema immunitario.
Nello stesso tempo in cui il virus mutava per sopravvivere l’Uomo che ha fatto per bloccare la diffusione dell’agente patogeno? Ha messo a punto dei vaccini che a quanto sembra funzionano anche con questa variante. E poi? Sta testando dei farmaci. E poi? Ha dimenticato che non siamo soli su questa barca. Ha dimenticato la SOLIDARIETA’.
Solidarietà che dovevamo avere verso quei popoli meno abbienti a cui dovevamo fornire in massa e gratuitamente i vaccini e poi, quando saranno pronti, i farmaci.
Ma il nostro essere solidali non si è spinto oltre nel non voler dare alle varianti il nome dell’area geografica dove si erano manifestate, per evitare fenomeni di razzismo. Quindi niente variante indiana ma variante delta e per quanto riguarda il Sud Africa si è scelto il nome di omicron.
In questo momento abbiamo bisogno di governi illuminati che non perdono il loro tempo su temi come la durata della legislatura o su come chiamare il periodo del Natale senza usare l’aggettivo natalizio. Abbiamo bisogno di ripensare il futuro dell’umanità.
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