Celeste Savino su Rai1: “Per fare l’attrice ci vuole passione, pazienza e perseveranza”

Intervista all’artista conversanese impegnata nella fiction “Studio Battaglia” con Lunetta Savino e Barbora Bobuľová

Conversano – Celeste Savino, nata e vissuta nella nostra città, sin dall’età di 14 anni, resta affascinata dal canto e dalla recitazione. Inizialmente per passione, intraprende un percorso di studi che non ha mai interrotto. Dopo il conseguimento della maturità al Liceo Linguistico “San Benedetto“, comincia a muovere i primi passi negli studi di Radionorba, nel ruolo di speaker, riscuotendo un notevole successo. Continua con determinazione a perseguire il suo sogno e la sua aspirazione di attrice diviene la sua professione, tanto da approdare sugli schermi televisivi della RAI. La sua intraprendenza, la sua voglia di mettersi in gioco, la capacità di credere nei propri sogni, l’hanno ormai proiettata verso la notorietà e una carriera luminosa. Quella che una città intera le augura ormai da tempo.

Qual è stata la scintilla che ti ha portato verso una professione così complessa?
La scintilla è stata la mia curiosità all’età di 14 anni. Diciamo che ho iniziato a studiare canto e recitazione più o meno a quell’età, così per caso…non pensavo minimamente che sarebbe diventato il mio mestiere. All’epoca avevo solo voglia di svagarmi, fare qualcosa di nuovo, magari solo per un periodo e invece poi non ho più smesso.
Quando hai recitato per la prima volta?
La mia prima volta sul palcoscenico è stata a 16 anni con un saggio ispirato ad “Alice nel paese delle meraviglie”. Il mio ruolo era quello del Brucaliffo che avevamo deciso di trasformare in un personaggio femminile “il cigno nero”. Devo dire che se ripenso a quello spettacolo, riesco ancora a percepire un batticuore enorme!
Quale scuola di recitazione hai frequentato?
Nel 2016 ho frequentato per un annetto circa una scuola di recitazione che si chiama “Action pro”, gestita da Valerio Morigi e Angelo Longoni. Successivamente a questo corso ho fatto il provino per entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia e, per fortuna o merito (questo rimane ancora un arcano), sono riuscita ad essere ammessa. 🙂 Ho frequentato il CSC fino al 2019.
Il tuo è un mestiere fatto di alti e bassi, di momenti straordinari ed altri difficili. Come stai vivendo questa prima fase della tua carriera così piena di soddisfazioni?
Diciamo che sono più i bassi che gli alti, ma ad un certo punto te ne fai una ragione e cerchi di dare sempre il massimo comunque vada. Penso che la cosa più importante in questo mestiere sia non perdere mai la curiosità, il senso del gioco, unito ovviamente ad una solida base di studio e consapevolezza di quello che si sta facendo. Detto ciò, nonostante io abbia la tendenza a non accontentarmi mai abbastanza, devo dire che nel tempo ho imparato a fermarmi e sorridere anche davanti a piccole soddisfazioni. Cosa ti manca del precedente lavoro in radio?
Il mio lavoro in radio è stato tra le esperienze più eccitanti che abbia fatto. A distanza di tempo posso dire che ciò che mi manca di più è proprio il brivido della diretta, un po’ come quando sei sul palco e, prima o poi, sarai sempre vittima di un imprevisto che devi cercare di accogliere e sfruttarlo al meglio.
Quanto ti ha condizionato il lavoro in radio rispetto al tuo presente di attrice?
È stato proprio grazie alla radio che ho avuto la spinta interiore a cambiare città e capire davvero cosa volevo fare della mia vita. Trovo che lavorare come speaker mi abbia dato il coraggio, l’intraprendenza a tentare l’ammissione in una scuola importante (il centro sperimentale) in cui la selezione è piuttosto ristretta. Per concludere, questo lavoro mi ha insegnato a non aver paura di sbagliare, concetto da non sottovalutare affatto per il mestiere da attrice.
Qual è il ricordo più bello nell’esperienza radiofonica?
Ho lavorato in radio dal 2013 al 2019 per cui colleziono tanti ricordi belli, ma anche tante figuracce perché una volta aperto il microfono, tutto può succedere, tipo impappinarsi per 10 volte di fila in 5 secondi di intervento parlato! Ahaha Comunque, il ricordo più bello risale al primo Battiti Live che ho fatto. Quando sono salita sul palco ho sentito il cuore sprofondare, ero terrorizzata ed elettrizzata allo stesso tempo perché la mia voce rimbombava in quello spazio enorme con circa 30.000 persone davanti a me. Mi scappa ancora un sorriso tenero quando ci ripenso!
Qual è lo stato di salute della televisione in Italia e come giudichi le fiction delle reti nazionali?
Ahimè (o per fortuna) la mia televisione ha deciso di abbandonarmi qualche anno fa. Giaceva sul tavolo della mia cucina ed una sera ha ben pensato di non accendersi più. Diciamo che negli ultimi anni c’è stato sicuramente uno svecchiamento, ma possiamo ancora fare di meglio! 😉
Sei giovanissima e la tua è una evidente escalation. Hai un ruolo importante nella fiction ‘Studio Battaglia’ con Lunetta Savino, che oltre ad essere pugliese è molto nota nella nostra città. Possiamo ipotizzare due “Savino” protagoniste di altri lavori?
Adesso, giovanissima grazie. Grazie per la botta di autostima ricevuta. Prendo e porto a casa ahaha per quanto riguarda “Studio Battaglia”, purtroppo non ho avuto modo di conoscere personalmente Lunetta Savino, ma vedremo cosa ci riserverà il destino!  Che rapporto hai con il teatro?
Il teatro resta sempre nel mio cuore. Ultimamente ho visto parecchi spettacoli su Roma e mi è venuta una gran voglia di tornare sul palcoscenico. Diciamo che in quest’ultimo periodo ho avuto una gran voglia di portare in scena qualcosa. Vedremo un po’ più in là… 😉
Quanto è importante l’ambizione per il lavoro che svolgi?
L’ambizione è la cosiddetta benzina che ti permette di pensare in grande, che non ti fa sedere e fermarti al primo traguardo raggiunto. È giusto essere ambiziosi, desiderare sempre il meglio, ma anche darsi una pacca sulla spalla ogni tanto non guasta!  Cosa consiglieresti ai più giovani conversanesi che sognano di fare gli attori?
Penso che per fare questo mestiere ci vogliano delle caratteristiche fondamentali: la passione, la pazienza e la perseveranza. È un mestiere molto difficile che ti mette a dura prova, ma resiste chi tiene duro!
Televisione, teatro e cinema, se dovessi fare una classifica delle tue preferenze?
Non riesco a fare una classifica, ma quello che posso dire è che ambisco, appunto, a personaggi, progetti onesti che hanno davvero qualcosa da raccontare sulla nostra società, del mondo in cui viviamo, che abbiano il coraggio di scandagliare verità anche, magari, scomode.

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