L’assessore Francesca Lippolis scambia il mantello della Madonna della Purità per la carta dei Baci Perugina

Nell’ambito della polemica sul bosco verticale l’assessore fa riferimento a proiezioni sul Castello del Natale 2019

Conversano – Non piace a tutti l’installazione ai piedi dell’ingresso di Villa Garibaldi che vuole rappresentare il più famoso “Bosco Verticale” milanese dell’architetto Stefano Boeri. Soprattutto sui social, in tanti hanno manifestato perplessità in quanto hanno trovato “invasiva” l’installazione e per niente pertinente al contesto. Altri ancora, invece, hanno affermato che l’idea non è male ma che andava curata e presentata diversamente. Il tutto nell’ambito di un dibattito e confronto tutto sommato accettabile e utile, come succede ogni qualvolta c’è una novità che irrompe nella routine quotidiana.
Nelle ultime ore due studiosi locali hanno segnalato a Oggiconversano, invece, una affermazione dell’assessore al decoro urbano Francesca Lippolis che, intervistata dal settimanale Fax nell’ambito della polemica sul Bosco Verticale di Largo Castello, ha affermato: “…in passato c’è chi ha coperto il Castello con la carta Baci Perugina. Quello piaceva?“. Il chiaro riferimento è alle proiezioni sulla facciata del Castello nel Natale 2019. In verità le proiezioni, come si può notare dalla foto, riprendevano il particolare del mantello della Madonna della Purità custodita nella stupenda chiesa dei SS. Cosma e Damiano in un progetto di International Sound che riguardava anche la stessa chiesa, magistralmente illuminata per l’occasione. E la proiezione, sui social, era accompagnata da una didascalia: “La prima installazione sulla facciata del Castello, rappresenta la Madonna della Purità e il cielo stellato, che circonda la sua immagine proiettata, deriva da un particolare del suo manto“.
Quindi non si era trattato di nessun Bacio Perugina ma di una riproduzione fedele del manto della Madonna della Purità, una delle più belle ed emozionanti presenze nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano.
Intanto cresce il dibattito sulle installazioni che hanno riguardato il centro storico, soprattutto la Villa Garibaldi, con pareri discordanti e per questo capaci di far tornare la discussione pubblica al centro delle iniziative. A fare incetta di complimenti, invece, il gruppo che ha creato all’uncinetto un tappeto di seimila rose e foglie steso per cento metri nel viale principale della villa. Un coro unanime di consensi per l’associazione “Fili d’Arte“.

 

 

 

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1 Comment

  1. Hai scritto bene, Gianluigi, nn a tutti (perché a me personalmente piace), poi, per quanto riguarda le esternazioni della Lippolis, lasciano il tempo che trovano, nn per il fatto che sia una assessora i suoi commenti valgono più o meno di altri, nonostante il fatto che, a mio parere, tutto quello che si è visto in giro per Conversano ha di molto alzato il livello artistico/culturale e che (nn partecipazione amministrativa a parte) nn ha quel colore politico (sinistroide) di cui per anni ci siamo riempiti di bocca, e nn solo di spigole…. Comunque fa specie il fatto che si badi a giudicare sempre e per forza quello che di costruttivo si faccia a livello locale, nonostante il piattore che ha declassato il nostro Paese a dormiente, a volte si dovrebbe un attimino far rifiorire il senso campanilistico e ricordare a pescatori e coltivatori di uva e patate cosa realmente “E'” Conversano, dovremmo imparare a curare di più l’amore verso il nostro Paese, protestare Tutti contro gli abusivismi di potere e edilizi e far notare che forare le chianche (per issare dei tabelloni di una mostra fotografica) rientra negli scempi perpetrati ai danni del valore storico delle stesse e della comunità, perché, riempiendo i fori di cemento nn si aggiusta un danno già fatto, fra l’altro evitabile con un poco di cultura del buonsenso e idee, o forse davvero la cultura è ancora questione di Sinistra? Saluti Gianluigi