Siamo in pieno clima di campagna elettorale. Per la prima volta essa si sta svolgendo in piena estate, praticamente sotto gli ombrelloni. Pertanto non guasta utilizzare una battuta arguta, come quella del Cancelliere di Ferro, che tra il serio e il faceto dice però una cosa giusta.
D’altro canto la parola partito ha a che fare con parte, e quindi essere di parte significa necessariamente dimenticare l’anelito verso l’obiettività. È facile pertanto che la verità venga nel migliore dei casi un po’ piegata agli obiettivi della propria fazione, arrivando, nelle situazioni peggiori, finanche ad essere alterata vistosamente.
Eppure non si può che sperare da un lato che i politici non esagerino troppo con le loro iperboli propagandistiche e dall’altro che ogni elettore cerchi di stare dalla parte giusta, secondo quelle che sono le proprie idee, e perseguendo sempre il bene comune.
Uno di questi è sicuramente la questione ambientale, ed il caldo davvero esagerato che ci sta attanagliando sin dal maggio scorso, con una crisi idrica davvero notevole, sembra suggerirci che non è più tempo di tergiversare su queste problematiche, cui tutti i partiti dovrebbero dare massima priorità.
In gioco non sono soltanto i tempi attuali, ma soprattutto quelli futuri, che riguardano i nostri figli e nipoti.
Sotto questo aspetto vale la pena citare in chiusura la seguente frase di un altro grande statista, Winston Churchill:
“Il politico diventa uomo di Stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.”