In piazza Sturzo alle 20.00 l’appuntamento con una delle storie più importanti degli anni ’70 che vide protagonisti Conversano, una parrocchia e Vincenzo D’Aprile
Conversano – “Anni settanta – Movimenti, comunità e dissenso cattolico“. Sarà questo l’argomento di uno degli incontri che stanno caratterizzando la XVIII edizione di “Lector in fabula” organizzata dalla fondazione “G. Di Vagno” presieduta da Daniela Mazzucca.
Venerdì 23 settembre alle 20.00 in piazza Sturzo a Conversano Piero D’Argento condurrà un dibattito che vedrà la partecipazione di don Angelo Cassano, Alessandro Santagata e Marino Sinibaldi.
Il dissenso cattolico negli anni ’70 attraverso le esperienze delle comunità: dall’Isolotto di Firenze al Carmine di Conversano. Un argomento molto sensibile per la comunità conversanese protagonista nel 1970 di una vera e propria ribellione nei confronti del potere ecclesiastico attraverso una parrocchia e il suo parroco Vincenzo D’Aprile. Un’esperienza che assunse un carattere internazionale dato che se ne occuparono i giornali di tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti. E un’esperienza che produsse relazioni importanti tra la Comunità del Carmine e l’Isolotto di Firenze, i due casi da cui si partirà per sviluppare un ragionamento su quello che fu un dissenso culturale molto forte nell’ambito della Chiesa post conciliare.
L’incontro sarà condotto da Piero D’Argento che alimenterà il dibattito tra don Angelo Cassano prete di strada a Bari, lo storico Alessandro Santagata e il critico letterario e giornalista Marino Sinibaldi. Durante il dibattito è prevista la proiezione di brevissimi pezzi di un’intervista fatta nei giorni scorsi al prof. Vincenzo D’Aprile da parte del nostro direttore Gian Luigi Rotunno.
Alla Fondazione Di Vagno, da qualche mese, il prof. D’Aprile ha consegnato un importantissimo materiale sul quale il responsabile archivistico della fondazione sta lavorando e che farà parte del patrimonio dell’istituzione culturale che lo metterà a disposizione di chiunque vorrà approfondire quegli anni e quelle forme di dissenso che segnarono un’epoca e quelle successive.