Amedeo Creatore, Valeria Taliento, Alessandra Valente, Marianna Mancini, Piero Montefusco, Francesco Lenoci e Silvio Zupa
Sono sette i conversanesi che hanno firmato il documento regionale riferito al sostegno della candidatura di Gianni Cuperlo a segretario del PD nazionale. Tra questi l’ex segretario Piero Montefusco e l’attuale segretario dei Giovani Democratici Amedeo Creatore. Nel documento politico viene citato don Tonino Bello e il martire socialista Peppino Di Vagno, accanto a Peppino Di Vittorio e Paola Clemente.
IL DOCUMENTO POLITICO A SOSTEGNO DI GIANNI CUPERLO
Si è costituito in Puglia il coordinamento regionale a sostegno della mozione di Gianni Cuperlo Segretario Nazionale del Pd. Parole d’ordine della mozione sono le parole che Piero Ignazi (politologo) ha coniato per rappresentare le tesi congressuali di Cuperlo: FUTURO, EUROPA, LAVORO, UGUAGLIANZA, FRATERNITÀ. E noi aggiungiamo, anche perché meridionali: RISCATTO. Il FUTURO: è il mondo che siamo chiamati a costruire e ricostruire per le nuove generazioni. Questo deve tenere conto, in primo luogo, dei disastri ambientali e delle conseguenti disuguaglianze sociali e sanitarie che pesanti interventi antropici ed economici hanno determinato nel globo, i cui effetti sono tangibili ormai anche in Puglia. Uno dei cambiamenti prioritari, che portiamo avanti, è una transizione energetica che veda l’impiego di risorse economiche pubbliche per traguardare l’obiettivo delle energie rinnovabili per produrre e per vivere. L’EUROPA: perché solo in un’Europa unita e giusta, che operi nel Mediterraneo per democratizzare il Mediterraneo, che si adoperi per eliminare le diseguaglianze, che si batta per la Pace tra i popoli come sottolineato ampiamente nel manifesto di Ventotene, ha senso la ricostruzione del Pd. La Puglia è parte dell’Europa ed è ponte verso il Mediterraneo meridionale e orientale, come tale, in una prospettiva di politica estera regionale, deve essere terra di Pace, come vuole il dettato di Don Tonino Bello. Il LAVORO: perché è necessario che il Sud e la Puglia crescano nell’occupazione stabile, certa, lunga, femminile, giovanile, piena e tutelata. Un lavoro che non sia merce, per dirla con Luciano Gallino, ma esito di processi sociali ed economici, di scelte politiche lungimiranti. Un lavoro che restituisca dignità ai lavoratori ed alle lavoratrici e a chi cerca occupazione con il necessario rafforzamento della cerniera pubblica e privata tra domanda e offerta. Un lavoro che, grazie all’impareggiabile azione del sindacato, non produca più schiavi nelle nostre campagne e ghetti nelle nostre provincie più povere. Per questo noi pensiamo che vada superato il Jobs act, che ha riaperto la strada alla negazione del valore dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e ha aumentato la precarietà dei rapporti lavorativi: per promuovere il diritto al e del Lavoro nella terra di Giuseppe Di Vittorio, di Peppino Di Vagno e di Paola Clemente. L’UGUAGLIANZA: affinché vengano eliminate le differenze portate dalle disabilità di ogni tipo, per prospettare la fuoriuscita da una condizione di povertà che al Sud impatta più che altrove. La condizione di povertà non è una colpa ma un ostacolo verso l’emancipazione e il progresso. Un nuovo Pd deve alimentare una risposta culturale comunitaria, irrobustendo ancora di più il ruolo decisivo del forum del terzo settore pugliese e delle diverse articolazioni territoriali del sistema di welfare regionale. La FRATERNITÀ: che deve tornare ad essere un valore universale insieme alla solidarietà verso le popolazioni altre che vivono in condizioni al limite della disumanità. Pensiamo a chi vive lontano da noi e a chi vive nelle baraccopoli pugliesi. Va coltivata la solidarietà e l’accoglienza, di qualunque livello, per tutti coloro che sfidano ogni tipo di ostacolo o di barriera come il mare, i lager libici o il filo spinato dei Balcani per raggiungere il sogno della libertà. Pensiamo, dunque, ad un Pd che agevoli la costruzione di piani triennali regionali per l’immigrazione, che favorisca la formazione del personale pubblico preposto a garantire l’accesso ai diritti dei migranti, che aumenti le risorse per i percorsi di superamento del caporalato, come i progetti SuPreMe. Nello stesso tempo, un Pd che aiuti tutti i soggetti che fanno accoglienza, a partire dalle Ong, ad avere in Puglia piena libertà di azione e pieno accesso ai porti. Il RISCATTO, infine, per noi tutti, per tutti coloro che lottano per migliorare la propria condizione a cominciare dalle donne e gli uomini iraniani che stanno lottando per la loro vita. Le donne dell’Afghanistan alle quali ormai è stato sottratto tutto, anche perfino il diritto all’istruzione. I curdi e gli armeni, a cui la Puglia è legata da un vincolo antico. Gli ucraini che combattono ogni giorno perché il loro Paese si liberi del giogo dell’invasione delle truppe di Putin. A tutti i popoli che guardano alla Puglia come a una possibilità. Pensiamo che serva una politica estera regionale, di Pace, che crei cooperazione allo sviluppo economico e del diritto. Il Pd regionale pugliese deve essere determinante perché questo riscatto avvenga. Riscatto dalle condizioni di povertà economica, culturale ed educativa in cui molto spesso si trova una larga platea parte di cittadini delle nostre “periferie”. Un riscatto che passa, di conseguenza, da un maggiore impegno del Pd pugliese sul fronte delle politiche dell’Istruzione e della Formazione Professionale. Per attuare un programma siffatto abbiamo bisogno di un Partito che ritrovi la sua anima, la sua identità ed una sua organizzazione capillare. Un Partito a rete ed in rete. Non un partito del ma anche, ma un partito che abbia chiaro chi deve rappresentare, a chi deve dare voce. A tutti coloro che voce non hanno e che non si sentono rappresentati. La candidatura a segretario del PD di Gianni Cuperlo serve a dare fiducia e a riportare il PD all’interno di questi binari. La sua presenza in questo congresso serve a riportare la discussione su quale debba essere la natura di questo partito e non sulle persone e sulle loro individualità. Va costruita una nuova sinistra che tenga insieme le culture politiche e le visioni che diedero vita a questo partito e che tornano, oggi con queste destre al governo, ancora più attuali. Infine, noi militanti del PD pugliese che abbiamo aderito a questa mozione vogliamo porre la questione su alcuni punti imprescindibili: il rifiuto di qualsiasi proposta sull’autonomia differenziata che, di fatto, significherebbe una sottrazione di risorse per il Sud, con il conseguente depauperamento di settori strategici, quali Istruzione e Sanità, e quindi un ulteriore aumento dei divari esistenti; la questione morale come precondizione per qualsiasi azione ed impegno nella politica e nelle istituzioni; un Partito organizzato dal basso, con un diverso sistema di finanziamento pubblico, a cui spetti il controllo delle funzioni e la denuncia di ogni illegalità; la formazione come perno dello sviluppo del territorio, che aiuti a “drenare” la fuga delle risorse umane dal Sud; La valorizzazione e la tutela dell’ambiente attraverso scelte condivise con le realtà territoriali; la questione sanitaria, con particolare riferimento al riallineamento, previsto dalla legge, delle liste di attesa e l’approssimazione tra cittadino e salute; la politica delle alleanze nel campo di un nuovo Ulivo, per evitare allargamenti che non sempre qualificano l’azione politica. Occorre, infine, un rapporto organico fra il Partito ed il mondo delle associazioni ed il civismo, che deve muoversi nel solco delle identità ideali e non delle convenienze elettorali.
Il coordinamento regionale della mozione segretario Cuperlo. Cinzia Dicorato, Leonardo Palmisano, Shady Alizadeh, Marco Marazia, Angela Rizzi, Piero Sciusco, Anna Sgobbio, Francesco Brandi, Antonio De Sabato, il Gruppo GD Federazione provinciale di Foggia, Stefano Pastucci, Lella Trentadue, Valeria Taliento, Piero Montefusco, Amedeo Creatore, Riccarda Scaringi, Gabriella Rinaldi, Mimmo Raimondo, Umberto Stravo, Michele Scardigno, Alessandra Valente, Angelo Nitti, Anna Simone, Alessandro Capurso, Antonio Damiano, Alessandro De Rosa, Domenico Raimondo, Antonio Imbrici, Francesco Di Noia, Francesco Lenoci, Gianni Nicastri, Lia Airò, Gianfranco Falcone, Gino Tieuli, Lino Deguido, Michele Gaeta, Silvio Zupa, Sabino Tanzi, Umberto Stravolo, Umberto Uccella, Vittoria Dileo, Vincenzo Toma, Marianna Mancini, Enzo Augusto, Roberto Pinto.