“Immagina non ci siano paesi non è difficile da fare. Niente per cui uccidere o morire. […] Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo”. (John Lennon)
John Lennon era un pacifista e un sognatore. La sua canzone “Imagine”, da cui ho tratto alcune parole, è il manifesto più alto ed emblematico del suo sogno di pace. Il secolo scorso ha visto nascere grandi personalità che hanno incarnato il grande sogno della non violenza e della pace.
Una di esse è stato il Mahatma Gandhi, che riuscì nel miracolo di coinvolgere un popolo intero nel suo movimento per la pace e per l’indipendenza dell’India. Si richiamava alla tradizione più antica, simboleggiata dall’arcolaio, e riuscì per la prima volta ad ottenere risultati senza l’uso delle armi.
L’altra grande personalità, all’altro capo del globo, fu Martin Luther King. Anche lui riuscì con i canoni della non violenza a muovere centinaia di migliaia di persone contro l’iniqua segregazione razziale, nei fatti ancora in auge negli Stati Uniti. Era anche lui un grande sognatore, e il suo discorso “I have a dream” (“Io ho un sogno”) rimarrà come uno dei più accorati appelli a favore della pace e dell’uguaglianza.
Purtroppo sia Gandhi che King che Lennon sono stati assassinati, ma il loro grande messaggio di fratellanza universale non è morto e continua ad aleggiare tra noi. E se è passato un anno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non basterà l’eternità a sopire in ognuno di noi l’esigenza di sognare un mondo diverso.