L’iniziativa “popolare” della società che si è già insediata con il cantiere. I Pastori della Costa si riuniscono mercoledì 22 marzo
Polignano a Mare – Carte bollate, occupazione dell’area, dichiarazioni, comunicati stampa, autorizzazioni comunali (datate) e poi regionali. Dopo le tempeste degli anni e mesi scorsi, la Serim, società che al momento possiede l’autorizzazione per trasformare “il posto più bello del mondo“, decide di cambiare strategia e avviare l’operazione “simpatia” per catturare l’attenzione e il consenso popolare e sfidare il mondo ambientalista sul proprio terreno. Un ambientalismo che, ci tengono a precisare i componenti delle associazioni, non è di facciata e nemmeno settario: “Cerchiamo solo di rappresentare il sentimento popolare per l’istituzione e il funzionamento di un’area protetta“.
Attualmente le posizioni sono abbastanza chiare. La Serim fa i propri interessi, come è logico che sia, cercando di invertire il trend di un’opinione pubblica scossa da possibili manomissioni di Costa Ripagnola. E lo fa annunciando per domenica 26 marzo l’organizzazione di “una giornata dedicata alle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e archeologico di uno dei tratti del futuro parco costiero“, come si legge in una nota della società. E lo fa “per permettere a tutti gli interessati di rendersi conto di cosa si sta realizzando nella zona e con quali modalità concrete”. Gli inviti alla partecipazione stanno arrivando alle amministrazioni locali, alle istituzioni scolastiche, alle associazioni ambientaliste culturali e imprenditoriali del territorio. Nessuno escluso.
“Abbiamo da poco iniziato i lavori di riqualificazione con opere di restauro dei trulletti, liberandoli dal cemento armato sinora presente, e di rinaturalizzazione dell’area – dichiara l’ing. Massimo Rubino, progettista Serim – Ora ci è possibile accogliere polignanesi, curiosi e amanti della natura e del paesaggio in un primo appuntamento pubblico che possa far scoprire loro di cosa potranno godere tutti una volta concluso il cantiere. Puntiamo ad un turismo sostenibile che preservi l’area ma che permetta finalmente, ai polignanesi in primis, di vivere uno dei tratti più belli della nostra costa in sicurezza e comodità. Ciò che sinora è rimasto a portata di pochi, di cui raccogliamo ancor oggi rifiuti e degrado, un domani sarà aperto a tutti. Invitiamo a seguirci sui nostri social – conclude Rubino – e a porci domande e richieste”.
Dichiarazioni che, se non fossero sottoscritte dalla nota ufficiale della Serim, potrebbero essere scambiate per quelle delle associazioni che da tempo cercano di difendere Costa Ripagnola. Una confusione di ruoli alimentata dalla scarsa chiarezza che ha coinvolto nel tempo l’azione della Regione Puglia e del Comune di Polignano a Mare che solo con l’attuale sindaco Vito Carrieri ha avuto una posizione chiara ed inequivocabile sulla salvaguardia di quel tratto di costa.
Nessuno dimentica la presa di posizione dell’amministrazione Carrieri di qualche mese fa che ha tenuto una posizione ferma, nonostante la diffida arrivata a tutti i consiglieri comunali che “avrebbero risposto in proprio degli effetti del voto in Consiglio Comunale sulla vicenda di Costa Ripagnola”. Una vicenda poco conosciuta ma che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi amministratore pubblico che non avesse avuto la forza di tenere fede alle promesse elettorali fatte solo qualche mese prima.
Attualmente sulla vicenda si registra un silenzio assordante del governo della Regione Puglia, dei partiti regionali di maggioranza e opposizione, della Città Metropolitana. Tutti ben nascosti dietro le pareti dell’indifferenza “apparente”. E si registra l’avvio di una nuova strategia della Serim che, appunto con questa “operazione simpatia” mira a indebolire il “sentiment” dell’opinione pubblica a volte rappresentata dalle associazioni ambientaliste e non, in quanto è noto che esiste una rete delle associazioni che continua ad avere un ruolo attivo e consapevole.
Gli attori in campo, attualmente, sono: il Comune di Polignano a Mare, la Serim e le associazioni. Bisognerà capire quanto questi tre soggetti riusciranno a dialogare nella consapevolezza che per ragioni diverse gli altri enti locali (Regione Puglia e Città Metropolitana), con il proprio silenzio, hanno abdicato al ruolo. Come se “il posto più bello del mondo” non li riguardasse affatto e fosse una vicenda da giocarsi con le operazioni mediatiche degli attori in campo, con operazioni simpatia (Serim) oppure con operazioni divulgative (associazioni).