Pietro Motolese, a 66 anni con la voglia di stupire ancora: tre medaglie ai campionati nazionali paralimpici di tennistavolo di Messina

L’atleta conversanese ai vertici della specialità in una disciplina a cui ha dedicato tempo e passione

Conversano – Il suo motto è: “Mens sana in corpore sano”. Pietro Motolese a 66 anni non finisce di stupire nella pratica di uno sport, il tennistavolo, a cui ha dedicato passione ed energie. A Messina, dove si svolgevano i campionati nazionali paralimpici, è risultato plurimedagliato: due medaglie di bronzo nella gara a squadre (serie A1 per la squadra del Casamassima per la quale è tesserato) e una medaglia di argento nel singolo (classe9).  “Ho lavorato in Banca – racconta Pietro Motolese a Oggiconversano – ma ho studiato al Liceo Classico. Lo sport mi ha sempre appassionato; in particolare, pratico il tennistavolo a livello agonistico fin da ragazzino. Dopo il gravissimo incidente stradale, nel quale ho rischiato la vita e di cui porto segni permanenti, sono ritornato ad una vita pressoché normale e sono anche riuscito a riprendere a giocare (con soddisfacenti risultati). Ho quasi 66 anni e mi piace ricordare che: l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare!”.
Pietro Motolese appartiene a quella generazione di “pongisti”che a Conversano ha lasciato un ricordo sempre vivo, di sfide nei campionati maggiori che si consumavano nell’ex chiesa di San Giuseppe affollata la domenica mattina da tifosi dei “ragazzi terribili” della racchetta: Matteo Trovisi, Piero Sciannamblo, Antonio Lestingi, Mimmo Scisci, Angelo Lofano, Franco Fanizzi e, appunto Pietro Motolese e tanti altri, tesserati e seguiti dalla società del Milan Club che, a dispetto del nome e del calcio, era una palestra per la pratica degli sport più vari.
Pietro Motolese, tra l’altro, continua a praticare questo sport difendendo i colori della società per la quale è tesserato. Ha disputato quest’anno anche il Campionato di serie C2 (normodotati), contribuendo alla permanenza della sua squadra nella categoria (E.C. Casamassima) con l’ 88% di vittorie nei suoi incontri. Un esempio nella pratica di uno sport che a Conversano ha sempre suscitato interesse e fatto apprezzare intere generazioni di pongisti ad alto livello.

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