In attesa della XX edizione che si svolgerà nel 2024 presentata la proposta per una scuola intitolata all’intellettuale molto vicino a Lector in fabula e scomparso nel 2017. Applausi e commozione per il presidente onorario Gianvito Mastroleo
Conversano – E’ stato Piero D’Argento, componente del CdA della Fondazione Di Vagno, a presentare la proposta di una scuola di “reportage narrativo” che l’organizzazione che ha sede a Conversano ha voluto dedicare all’opera e alla contemporaneità del pensiero di Alessandro Leogrande, scomparso prematuramente nel 2017 e che aveva frequentato la fondazione Di Vagno ed era stato più volte protagonista dei dibattiti delle edizioni passate di Lector in fabula.
Sarà il “reportage narrativo” il tema della scuola che “molto probabilmente – come ha detto durante la presentazione Piero D’Argento – “avrà un direttore, ci stiamo ragionando“. La scuola sarà dedicata alla formazione sulle inchieste e approfondimenti che hanno caratterizzato l’opera di Alessandro Leogrande, considerato un fine intellettuale nonostante sia scomparso prematuramente sei anni fa.
Alla scuola potranno iscriversi gratuitamente ragazzi “under 35” ma ci potranno essere anche uditori e nelle prossime settimane la fondazione Di Vagno comunicherà organizzazione e regole della scuola.
La figura di Alessandro Leogrande è stata tratteggiata, oltre che da D’Argento anche da Marino Sinibaldi, Christian Elia, Aldo Patruno e Daniela Mazzucca (presidente della fondazione Di Vagno).
L’ultimo giorno della rassegna di Lector in fabula 2023 si è caratterizzato, quindi, per la proposta della scuola di reportage narrativo e per la chiusura delle iniziative per il centenario dell’assassinio del martire socialista Giuseppe Di Vagno. E’ stato il presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Gallo, che in questi ultimi due anni ha presieduto il comitato per il centenario, a trarre le conclusioni del lavoro immane fatto, delle ricerche avviate e, soprattutto, del coinvolgimento delle scuole e delle università per la conoscenza di un personaggio, il martire Giuseppe Di Vagno, sempre poco studiato fino a quando l’opera incessante della stessa fondazione e del comitato promotore non ne hanno esaltato la figura così importante sia dal punto di vista storico che politico a livello nazionale ed internazionale. Franco Gallo ha voluto salutare con particolare enfasi l’opera e l’abnegazione del presidente onorario della fondazione Gianvito Mastroleo, al quale la platea ha voluto tributare un lunghissimo applauso che ha commosso lo stesso Mastroleo e tutti i presenti alla conferenza.
L’appuntamento è per “Lector in fabula 2024“, quando la rassegna compirà il ventesimo anno d’età.