Lovascio e Colonna dopo le ultime analisi Arpa: “No alla riapertura delle vasche a Martucci, sarebbe dannosa per le popolazioni locali”

I quattro sindaci di Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare e Rutigliano prendono atto della relazione Arpa e di quella del responsabile unico del procedimento Leonardo Lorusso (allegata a questo articolo) e chiedono un ulterior incontro urgente alla Regione Puglia.

Conversano – Dopo aver ascoltato Francesco Paolo Fanizzi e Pietro Santamaria, rispettivamente dell’Università del Salento e di Bari, storici conoscitori delle questioni riguardanti il sito della discarica Martucci, abbiamo posto una domanda ai quattro sindaci più interessati al problema: Giuseppe Lovascio (Conversano), Giuseppe Colonna (Mola di Bari), Vito Carrieri (Polignano a Mare) e Giuseppe Valenzano (Rutigliano).  Fanizzi e Santamaria, nell’intervista rilasciata a Oggiconversano.it nei giorni scorsi, denunciavano chiaramente l’inidoneità del sito, cosa che nei decenni hanno sempre sottolineato, e invitavano i nostri amministratori a mettere in atto azioni concrete capaci finalmente di portare alla conclusione di una pratica che dura sin dal 1982. Azioni ancora più urgenti dopo le ultime analisi dell’Arpa che hanno fatto suonare un ulteriore campanello d’allarme e consentito a Santamaria di dichiarare: “Nel percolato le concentrazioni dello ione ammonio sono elevate perché le proteine della sostanza organica biodegradabile dei rifiuti subiscono l’idrolisi e la fermentazione e rilasciano ammonio. Questa volta sarà difficile attribuire la presenza di questa forma chimica dell’azoto all’attività agricola. L’ammonio dei concimi viene fissato sui minerali argillosi del terreno e/o ossidato con formazione di nitrati. Quello rilevato nelle acque di falda (nonostante la diluizione) non può che derivare dalla discarica”.
Lovascio, Colonna, Carrieri e Valenzano hanno ritenuto di rispondere a Oggiconversano.it con un comunicato congiunto a questa domanda:
In seguito alle analisi dell’ARPA e alle dichiarazioni di Fanizzi e Santamaria, siete d’accordo che ormai quella discarica deve essere chiusa?
I Sindaci dei Comuni di Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare e Rutigliano chiedono azioni immediate e decise per quanto riguarda il sito di contrada Martucci.
I Comuni di Mola di Bari e Conversano, tramite il Responsabile Unico del Procedimento, dott. Leonardo Lorusso, hanno recentemente inviato alle autorità competenti, tra cui la Regione Puglia, la Città Metropolitana di Bari, AGER, ARPA, i Carabinieri del NOE e l’ASL, una dettagliata e approfondita relazione sulle attività di monitoraggio svolte nel terzo lotto di contrada Martucci, secondo quanto previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti.

In particolar modo si sono offerti elementi utili per la definizione dettagliata del quadro contaminologico dell’area di discarica, utili a ricomporre lo stato e le dinamiche del nuovo quadro ambientale, ai fini dell’attuazione delle attività di cui all’art. 244 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., ovvero per l’espletamento delle indagini volte ad identificare il responsabile e le cause dello stato di potenziale contaminazione. 

Le indagini condotte negli ultimi anni hanno evidenziato diverse criticità, tra cui anomalie conduttive, la presenza di rifiuti interrati, la presenza di percolato e lacerazioni nel telo HDPE. In particolare, la gestione carente della discarica nel terzo lotto è stata confermata dalle indagini geognostiche e dalla mancanza di guaina impermeabilizzante in alcune zone.

Le attività di monitoraggio, concentrate principalmente nel terzo lotto dal 17.01.2022 ad oggi, hanno riconfermato le preoccupazioni sollevate dal Prof. Luigi Boeri, CTU del processo penale per disastro ambientale del 2015, circa le gravi conseguenze sulla qualità ambientale della zona. Le due campagne di monitoraggio condotte nel 2022 e nel 2023 hanno fornito dati interessanti sulla direzione del flusso idraulico della falda e sulla presenza di inquinanti. Nonostante i valori degli analiti siano al di sotto dei limiti normativi, si osservano aumenti sistematici tra il piezometro di monte e di valle idraulica per composti ammoniacali, nitrati e tetracloroetilene. La documentazione raccolta suggerisce pertanto la necessità di attivare la procedura di danno ambientale ai sensi dell’articolo 240 del decreto legislativo 152/2006, per ridurre i rischi di inquinamento derivanti dagli impianti di trattamento rifiuti.

I Sindaci dei comuni di Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare e Rutigliano basandosi sulla relazione tecnica inviata alle autorità competenti, ritengono essenziale avviare tempestivamente le attività di messa in sicurezza e bonifica dell’area di contrada Martucci. Esprimono la ferma opposizione ad ogni ipotesi di riapertura delle vasche nel Lotto II, ritenendo tale ipotesi inattuabile e dannosa per le popolazioni locali. Chiedono, pertanto, alla Regione Puglia di convocare un incontro con i Sindaci della Città Metropolitana di Bari per individuare un sito alternativo nella provincia e sottolineano l’impegno inequivocabile delle amministrazioni comunali sull’argomento, dimostrato attraverso atti e fatti concreti ed in più sedi (finanche di carattere giudiziale).

Giuseppe Valenzano, sindaco di Rutigliano
Giuseppe Valenzano, sindaco di Rutigliano

La relazione tecnica (allegata all’articolo) del responsabile unico del procedimento Leonardo Lorusso (direttore dell’Area Ambiente del Comune di Conversano) pone l’accento anche su argomenti finora non presi in considerazione, come per esempio la presenza del trizio che è una misura dello scambio tra percolato ed acque di falda. Adesso non resta che attendere l’incontro con la Regione Puglia. Per non tornare nel vortice degli incontri in cui nulla si decide, sarà determinante la presa di posizione degli amministratori locali di Conversano, Mola di Bari, Rutigliano e Polignano a Mare. La dichiarazione rilasciata è chiara ed esprime tutte le preoccupazioni tecniche e ambientali emerse dopo l’ennesimo monitoraggio.
La proposta è di individuare un altro sito alternativo a Martucci. Cosa più volte tentata ma mai andata in porto in quanto, è bene dirlo, dalla Regione Puglia i segnali non sono mai stati univoci tra parte politica e tecnica e ciò ha determinato una serie di rinvii non più possibili. I tecnici si sono espressi, i quattro sindaci, con questa dichiarazione, hanno fatto altrettanto. Manca la proposta della Regione tanto attesa dalle comunità. E manca, è bene sottolinearlo, l’interesse di quei comuni che non possono più far finta che il problema non li riguardi. L’attesa del nostro territorio, per una soluzione “tombale”, dura ormai da 41 anni.

Vito Carrieri, sindaco di Polignano a Mare
Vito Carrieri, sindaco di Polignano a Mare

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