Il bando (allegato a questo articolo) scade il 22 novembre.
Conversano – Una scuola di reportage narrativo ispirata e dedicata ad Alessandro Leogrande, scomparso nel 2017 a 40 anni, è la novità 2023 prodotta dalla Fondazione “G. Di Vagno” che ha voluto ricordare nel migliore dei modi la figura dell’intellettuale tarantino, amico da sempre della stessa fondazione. Una scuola che sarà divisa in sei moduli le cui caratteristiche sono indicate nel bando (allegato in fondo a questo articolo).
Alessandro Leogrande – afferma Piero D’Argento componente del CdA della Fondazione Di Vagno – è stato uno dei più importanti intellettuali italiani. Come ha scritto Goffredo Fofi, il migliore tra quelli della sua generazione. Lo si percepisce nettamente leggendo i suoi lavori. Ai miei studenti suggerisco sempre la lettura di Uomini e caporali, nell’edizione Feltrinelli. Un’inchiesta sul fenomeno del caporalato in Puglia, raccontata con rigore storiografico, passione politica e straordinario talento narrativo. La Fondazione Di Vagno – continua D’Argento – è orgogliosa di aver avuto Alessandro tra i suoi collaboratori e con questa iniziativa vuole ricordarlo nel modo a lui più congeniale, cercando di trasferire alle generazioni più giovani tracce della sua esperienza intellettuale, del suo profondo impegno politico e culturale”.
IL COMUNICATO DELLA FONDAZIONE DI VAGNO
Uomini e caporali, Fumo sulla città, Il naufragio, La frontiera.
Alessandro Leogrande – scrittore e giornalista tarantino, scomparso prematuramente a novembre del 2017 – considerava il reportage narrativo una forma specifica del lavoro politico e culturale, fortemente radicata nella grande tradizione del meridionalismo italiano. Il suo lavoro fondeva letteratura e inchiesta sociale, raccontando la realtà con un respiro più profondo nella scrittura, facendo dialogare l’attualità con la storia, il presente con la memoria.
Ed è proprio questa specificità, il recupero della memoria per alimentare lo sguardo sul presente, che ha suggerito alla Fondazione Di Vagno, di cui Leogrande è stato attivo collaboratore e componente del Comitato Scientifico per anni, l’organizzazione di una “Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande”, promossa e realizzata con Regione Puglia e Università degli Studi di Bari.
Quello tra la Fondazione e Alessandro Leogrande era un rapporto di confronto, di stima e collaborazione. Questa proposta vuol essere anche un esplicito omaggio al suo lavoro e alla sua memoria. La Scuola di reportage narrativo intende offrire un’opportunità ai/alle giovani, nello spirito della continuità del lavoro culturale e politico di Alessandro Leogrande, permettendo a chi si approccia al mestiere di giornalista e di narratore, di conoscere gli approcci metodologici e gli strumenti del lavoro utili a declinare il lavoro secondo le proprie attitudini.
Una scuola per chi intende ampliare la propria cassetta degli attrezzi per acquisire – o consolidare – strumenti d’indagine, d’analisi e divulgazione.
Il progetto è rivolto a tutti/e, anche a persone che provengono da percorsi professionali e di formazione differenti: dalla sociologia urbana, alla progettazione culturale, dall’urbanistica alla rigenerazione urbana sino alla pianificazione territoriale. Possono accedere alla scuola, gratuitamente, giovani uomini e donne under 35 compilando l’apposito form presente sul sito della Fondazione (fondazione.divagno.it) entro e non oltre il 22 Novembre 2023.
Anche per gli/le over 35 sarà possibile partecipare alle attività didattiche, ma in questo caso è prevista una quota quale contributo di partecipazione.
<<Alessandro Leogrande aveva una seria e spiccata curiosità per le storie delle persone, sia che fossero gli sfruttati delle terre di Puglia sia che fossero contrabbandieri, naufraghi o migranti, detenuti – dichiara Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno – Considerava la Fondazione un luogo capace di conservare e condividere un grande patrimonio storico e politico, materiale e immateriale. E la Fondazione ha visto in Alessandro Leogrande un giovane intellettuale, attento studioso della storia e dei popoli, capace sempre di attraversare i luoghi del conflitto e di recuperare, dalla tradizione politica, l’essenza dell’impegno sociale e culturale. Avevamo il dovere di non disperdere il grande patrimonio di generosità e disponibilità di Alessandro e di ricambiare quanto ci aveva lasciato come esempio. Per questo abbiamo voluto fortemente questa Scuola di reportage narrativo: non una celebrazione del suo lavoro, ma la testimonianza di un metodo da trasferire a giovani giornalisti che continuino il suo lavoro>>.
<<La nascita e l’avvio della Scuola di Reportage narrativo – dice Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia – sono convinto rappresenti la maniera migliore per omaggiare e portare avanti il pensiero e l’azione di Alessandro Leogrande, a 6 anni dalla sua tragica scomparsa. Ogni giorno vorremmo che Alessandro fosse qui per aiutarci a comprendere il mondo impazzito nel quale ci è toccato di vivere. E l’idea che, attraverso la Scuola, altri giovani uomini e donne possano formarsi e proseguire la sua opera, ingenera fiducia e speranza. In un giornalismo che ritrovi il senso della sua essenzialità per la democrazia, della sua necessità per la verità, della sua rilevanza per la crescita culturale delle nostre società. Smettendola di inseguire a tutti i costi il gossip e lo scoop del momento e concentrando la propria missione sull’approfondimento, l’inchiesta, il confronto con le persone, la valorizzazione della scrittura e della narrazione. Un’opportunità straordinaria offerta ai giovani uomini e le giovani donne, ma soprattutto offerta a noi stessi per costruire una società migliore di questa>>
Una classe di 18 partecipanti, per questa prima edizione, che frequenteranno 6 moduli formativi, con cadenza mensile, da dicembre 2023 a Marzo 2024.
A dare il via alla scuola saranno il critico letterario Marino Sinibaldi e Giuliano Battiston direttore dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22. Inizieranno da quello che è stato il contributo di Alessandro Leogrande al mondo giornalistico e culturale, come prospettiva fondamentale per comprendere e attraversare le trasformazioni del presente. Arricchiranno la scuola – tra gli altri – i contributi di Rai Radio3, del saggista Goffredo Fofi, del co-direttore di Q-code Mag Christian Elia, dell’editrice Arlinda Dudaj e dell’editore Luigi Politano.
<<La scuola è, innanzitutto, un modo per tenere vivo il ricordo di Alessandro Leogrande in una forma che non è celebrativa, ma che vuole trasmettere il suo metodo e la sua tensione morale e politica – afferma Giuseppe Moro, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari – Essa inoltre, apre nuovi orizzonti di impegno per la Fondazione Di Vagno in coerenza con la sua storia: formare giovani professionisti al reportage narrativo significa fare cultura politica in modo innovativo perché aiuta a raccontare e interpretare le realtà spesso più nascoste e provocatorie della storia che viviamo, con un’attenzione particolare alle nuove forme della marginalità e del misconoscimento dei diritti>>.
Entro il 29 Novembre, saranno comunicati i profili selezionati per la partecipazione alla scuola.
Per maggiori informazioni: canali social della Fondazione, il sito www.fondazione.divagno.it e la mail fondazionegiuseppedivagno@gmail.com