Si è svolto a Casa delle Arti il primo congresso dell’associazione antifascista fondata nel 1944. Tra gli obiettivi il rilancio laico della festa del 25 aprile
Conversano – “Sono 48 le iscritte e gli iscritti all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), sezione di Conversano“. Lo ha affermato in apertura del congresso che si è svolto a Casa delle Arti Piero Montefusco che per conto dell’Anpi provinciale ha contribuito a costruire un gruppo e a proporre la costituzione del direttivo di cui fanno parte sette persone, tra cui il presidente neo eletto Ermando (Mimmo) Ottani. Ottani, insegnante liceale di Storia e Filosofia in pensione, nato a Pesaro ma da tempo residente a Conversano, è intervenuto ai lavori del congresso cominciando da subito a fare proposte operative su quella che sarà l’attività dell’Anpi. A cominciare dal recupero della memoria, dalla collaborazione con la Fondazione Di Vagno, custode del patrimonio librario dell’Anpi provinciale, dalla stretta collaborazione con le scuole fino all’individuazione dei luoghi “antifascisti” della città. E in ultimo, ma non in ordine di priorità, la necessità di ridare significato laico alla festa del 25 aprile che è la Festa dei partigiani e della Resistenza.
Ermando (Mimmo) Ottani, autore della pubblicazione “Socialismo e antifascismo a Gioia del Colle. Nicola Capozzi. Documenti e testimonianze” si è detto subito disponibile a mettersi al lavoro con il comitato direttivo (Piero Montefusco, Antonio Renna, Alfredo Violante, Alessia Giorgiolé, Ermando Ottani, Ornella Galizia, Maria Teresa Spedicato) e l’intero corpo degli iscritti della sezione conversanese dell’Anpi.
La nascita della storica e prestigiosa associazione nazionale dei partigiani d’Italia rappresenta per Conversano un altro tassello per l’antifascismo declinato, come hanno sottolineato gli intervenuti al dibattito, “non al passato ma al futuro, senza però mai perdere la memoria e riscrivere la storia“.
La sede dell’Anpi di Conversano sarà in condivisione con la Cgil di via B. Croce.