Basta che esista una sola persona degna di esser chiamata tale per poter credere negli uomini, nell’umanità. […] Se anche non rimanesse che un solo tedesco decente, quest’unico tedesco meriterebbe di essere difeso contro quella banda di barbari, e grazie a lui non si avrebbe il diritto di riversare il proprio odio su un popolo intero (Hetty Hillesum, DIARIO 1941-1943)
Se una giovane donna ebrea olandese, nel pieno della persecuzione nazista che la portò poi a morire ad Auschwitz, è stata in grado di concepire queste righe, che sono un manifesto universale alla tolleranza ed alla fratellanza dei popoli, forse un barlume di ottimismo può ancora illuminare questi tempi bui.
Tempi in cui l’odio tra popoli sta continuando a mietere vittime innocenti, cadute per la cieca violenza terroristica, per la cieca voglia di rivalsa, per la cieca e inveterata smania di espandere i propri ambiti territoriali, per il cieco fondamentalismo…
Si potrebbe continuare l’elenco andando a guardare tutte le zone di conflitto che tingono di rosso il nostro pianeta.
E allora, in piena ricorrenza della Giornata della Memoria, vale la pena di essere aggrappati con tutte le proprie forze a queste parole, semplici eppure fortissime, perché emanate da chi avrebbe potuto avere tanti motivi per scagliarsi contro un popolo intero, succube della follia genocida del suo ancor più folle dittatore.
Che la Memoria sia sempre vigile in noi e memore del rischio – mai sopito – di farci cadere nel baratro.