Un’operazione simpatia degli atleti della nostra nazionale che è stata accolta in città nei giorni precedenti al match impegnativo contro i montenegrini
Conversano – L’amore che la nostra città nutre verso la pallamano ha raggiunti vertici eccezionali in questi giorno visto che Conversano ha ospitato, al Pala San Giacomo, la partita della nazionale italiana valevole per le qualificazioni al mondiale 2025 che si svolgerà dal 14 gennaio al 2 febbraio 2025 in Croazia, Danimarca e Norvegia.
La partita ha visto, opposta ai nostri atleti, la fortissima nazionale del Montenegro in un palazzetto gremito con oltre 4000 persone e un tifo che ha annichilito quello dei tifosi montenegrini giunti al seguito della squadra.
La partita, molto equilibrata nel primo tempo, terminato 16 a 15 a favore dell’Italia, ha visto vincere la nostra nazionale con il punteggio finale di 32 a 26 ed è stato un trionfo dello sport. Infatti non si è assistito alla patetica scena dei fischi dell’inno nazionale dei nostri avversari, i tifosi ospito sedevano tranquillamente senza che nessuno li infastidisse ed è stata molto corretta. Domenica 12 maggio il ritorno in Montenegro: sperare è lecito.
La nostra nazionale, nei giorni che hanno preceduto la partita, oltre ad allenarsi, ha visitato la nostra città e, domenica 5 maggio in mattinata presso Corso Domenico Morea, ha giocato e dialogato con i ragazzi di Conversano.
E’ stato molto bello vedere i nostri ragazzi mettere in campo tutto il loro entusiasmo e tutta la voglia di far bella figura agli occhi dei loro beniamini; dopo ogni piccola partita tutti di corsa per gli autografi.
Lo sport da sempre è stato veicoli di valori e grazie a queste manifestazioni i nostri ragazzi hanno imparato che l’allenamento, l’applicazione e la costanza ti permettono di raggiungere grandi traguardi come la convocazione in nazionale mentre i giocatori della nazionale hanno toccato con mano l’entusiasmo dei nostri ragazzi e preso consapevolezza del ruolo che hanno verso le nuove generazioni. Una festa dello sport senza divismi, senza i nazionali impegnati più a guardarsi da soli ma a dialogare con i più giovani e con la città di Conversano che alla Pallamano ha dato tanto e molto ha anche ricevuto.