L’angoscia amara rende gli uomini simili a delle mummie, l’angoscia luminosa fa di essi dei poeti (Elias Canetti)

C’è un’angoscia luminosa e un’angoscia amara. La prima cresce, cresce finché non esplode; la seconda rattrappisce e si chiude in se stessa. L’angoscia amara rende gli uomini simili a delle mummie, l’angoscia luminosa fa di essi dei poeti (Elias Canetti)

Giorni fa, scrivendo un pensiero sui social in cui mi soffermavo sul fatto che alcune persone con gli anni tendono ad avere un atteggiamento melanconico nei confronti della vita, a seguito di questioni che attengono alla sfera affettiva, c’è stato un commento in cui si consideravano tali persone degne di commiserazione, con un’accezione negativa di tale sentimento.

Eppure la realtà delle cose è che, a mio parere, in generale nella vita di un individuo è difficile che i momenti di gioia superino quelli in cui il turbamento e l’apprensione la fanno da padroni. In certi casi arrivando a punte di angoscia.

Ebbene, la frase di Canetti si sofferma proprio su cosa bisogna fare per superare tale angoscia. Bisogna sublimarla attraverso la creatività. Se così non fosse soccomberemmo in un vortice di negatività. 

Se invece reagiamo e creiamo qualcosa, allora superiamo l’ostacolo. E non occorre essere poeti per questo. Basta anche una torta, o, già che siamo in piena calura, un’anguria tagliata a regola d’arte.

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